ESCLUSIVA PSB – Zigoni: “Il Venezia non gioca come la SPAL, ma mi sto adattando. Sui play-off…”
Dopo tre anni ricchi di soddisfazioni alla SPAL scanditi da due storiche promozioni, Gianmarco Zigoni ha deciso di cambiare aria e accettare un’altra intrigante scommessa. L’attaccante, sempre in doppia cifra nelle precedenti tre stagioni, ha firmato la scorsa estate per l’ambizioso Venezia di Joe Tacopina, tornato in Serie B dopo più di un decennio, con […]
Dopo tre anni ricchi di soddisfazioni alla SPAL scanditi da due storiche promozioni, Gianmarco Zigoni ha deciso di cambiare aria e accettare un’altra intrigante scommessa. L’attaccante, sempre in doppia cifra nelle precedenti tre stagioni, ha firmato la scorsa estate per l’ambizioso Venezia di Joe Tacopina, tornato in Serie B dopo più di un decennio, con lo scopo di essere partecipe e artefice di un nuovo sogno. La redazione di Pianetaserieb.it ha raggiunto telefonicamente il calciatore per tracciare con lui un bilancio dei primi sei mesi in arancioneroverde, gettando, però, uno sguardo sia sul passato che sull’avvenire.
Ciao Gianmarco, l’ottimo momento che il Venezia sta vivendo mi impone di cominciare dal presente. La vittoria col Bari sembra aver dato alla squadra maggiore consapevolezza del proprio valore. Che clima regna ora nello spogliatoio? Cos’è cambiato?
Le ultime due vittorie sono state fondamentali, perché ci hanno risollevato dopo una striscia di risultati piuttosto negativi. Sapevamo che col Bari, club che in classifica ci è sempre stato davanti, sarebbe stato difficile vincere, ma ci eravamo già riusciti in trasferta e credevamo di poterli battere anche al “Penzo”: così è stato. Per di più abbiamo disputato forse il miglior primo tempo della stagione, quindi siamo soddisfatti e speriamo che sia lo slancio giusto per centrare i play-off.
Allargando il campo oltre il singolo match, quali somme puoi tirare dopo una prima metà di stagione in laguna. Sei soddisfatto della scelta compiuta?
Ho scelto la squadra che mi ha voluto di più ed inoltre ho avuto la possibilità di esser molto vicino a casa: quindi sì, mi piace l’ambiente. Mi stuzzicava l’idea di giocare nuovamente per una neo-promossa e mi dispiace di essere arrivato un po’ in ritardo di condizione, motivo per cui ho inizialmente faticato. Ora però sto bene e spero di riuscire a ritagliarmi uno spazio sempre maggiore in un reparto offensivo composto da quattro attaccanti davvero bravi.
Sei stato tu ad accennare alla SPAL, quali sono i punti in comune che trovi tra queste due realtà e quali le differenze?
Nonostante Inzaghi utilizzi lo stesso modulo di Semplici, interpretiamo i match in maniera molto diversa. Qui c’è molta più attenzione e propensione alla fase difensiva e l’attacco è sempre concepito come transizione veloce, l’anno scorso ero abituato ad un tipo di calcio molto più ragionato in fase di possesso, fatto di tanti fraseggi. Ma, come ho già detto, mi sto adattando.
Per chiudere il discorso, vorrei concentrarmi più spiccatamente su di te. In carriera hai già potuto raggiungere notevoli traguardi, ma, individualmente, cosa ancora ti preponi per il futuro?
Per cominciare, voglio fare di più qui a Venezia. Come credo per ogni calciatore di cadetteria, il mio obiettivo è arrivare in Serie A, indipendentemente dalla società con cui ci riuscirò. Se la centrassi con questa maglia, però, vien da sé che sarei ancora più felice.
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