ESCLUSIVA PSB – Flachi: “Brescia mi è rimasta nel cuore. Sampdoria? Devo tanto a Novellino, bravi a dar fiducia a Pirlo”
Le parole di Francesco Flachi in ESCLUSIVA ai nostri microfoni
Una carriera legata indissolubilmente alla sponda blucerchiata di Genova, città dove oggi vive e dove segue la sua Sampdoria da spettatore. Terzo marcatore della storia della Doria, dietro al compianto Gianluca Vialli e Roberto Mancini, suoi idolo da bambino, eppure nella sua lunga esperienza da calciatore Brescia è stata una tappa importante. Alle rondinelle segna diverse reti con le maglie di Fiorentina e Sampdoria, ma un suo gol contro il Modena (Serie B 2009-2010) sarà determinante ai fini della promozione in Serie A dei lombardi. In ESCLUSIVA ai microfoni di PianetaSerieB.it lo storico doppio ex Francesco Flachi ha analizzato il momento di forma di Brescia e Sampdoria, avversarie domenica pomeriggio al Rigamonti, ricordando i bei momenti vissuti in passato con entrambe le squadre.
Brescia-Sampdoria è la tua partita: con la maglia della Sampdoria hai realizzato un gol in un successo ottenuto proprio contro il Brescia nella stagione 2003-2004
“Sisi, la mia carriera calcistica è legata al Brescia. Il mio primo gol in Serie A l’ho fatto al Brescia con la maglia della Fiorentina, segnai sia all’andata, sia al ritorno”.
Hai segnato così tanti gol al Brescia che alla fine hai deciso di trasferirti lì per farti perdonare?
“Esatto, bravissimo (ride, ndr). Sono passati tanti anni, ma son ricordi che restano. Brescia mi è rimasta nel cuore, nonostante io ci sia stato poco. Mi fa piacere essere riuscito a dar qualcosa, quel gol lì ha contribuito alla promozione in Serie A del club”.
Come vedi la Sampdoria e come giudichi il lavoro di Pirlo ?
“L’inizio non è stato semplice, si è parlato anche di un cambio di allenatore. La società però è stata brava a dar fiducia ad Andrea che ha trovato la quadra giusta: ha rinforzato il centrocampo a livello di quantità e qualità, le ha dato un equilibrio che prima non aveva. Ha sistemato la difesa con Facundo e Giordano, manca ancora qualcosa là davanti”.
Manca un Francesco Flachi là davanti?
“Ahahahahah (ride ndr). Esposito deve iniziare a capire che deve essere più continuo, è giovane, ha qualità importanti, mi auguro che si renda conto di averle e che possa migliorare partita dopo partita perché può risultare determinante”.
Brescia è stata l’ultima tappa della tua carriera
“Sono stato 7 mesi, città bellissima, mi son trovato molto bene. Quel gol mio ha dato in là alla Promozione del Brescia. Son contento di essere riuscito a dare un contributo nel mio piccolo. Mi dispiace per la situazione di classifica di Brescia e Sampdoria, che son due piazze che non meritano di stare in B”.
Il campionato del Brescia è stato condizionato fin qui da risultati altalenanti, culminati con l’esonero di Gastaldello
“È normale, fa parte del calcio. L’allenatore deve avere sempre la valigia pronta, quando iniziano i problemi è il primo a pagare perché si cerca di dare una scossa nel tentativo di cambiare un po’ l’andamento. Gastaldello ha iniziato a lavorare da poco, gli auguro non sia la prima, né l’ultima. Alle volte si impara anche da queste situazioni”.
Pirlo in ripresa, Gastaldello esonerato. Quali sono gli allenatori che ti hanno lasciato un’impronta importante?
“Ranieri perché mi ha fatto esordire, Cagni, Malesani, ma su tutti Novellino. La mia carriera è iniziata con lui, quando alleno sono un po’ Novellino, faccio le stesse cose che facevo con lui. È normale che ogni allenatore prende tutto da quelli che sono stati i suoi allenatori. Novellino è stato tutto per me”.
Che effetto ti ha fatto vedere Novellino sugli spalti nel giorno del tuo ritorno in campo?
“Me lo aspettavo. È stata una delle poche persone che mi è rimasta vicina nel periodo della squalifica. Ho una venerazione nei suoi confronti a livello calcistico e sentimentale, per questo lo ringrazio sia come allenatore, sia come uomo”.
Brescia-Sampdoria, due momenti diversi a confronto
“La Sampdoria viene da tre vittorie ottenute nelle ultime tre partite, morale a mille ed entusiasmo alle stelle. Il Brescia, nonostante il cambio in panchina, dovrà fare attenzione”.
L’ottimo momento di forma può rilanciare le ambizioni della Sampdoria?
“Ha vinto col Palermo che è lassù, ha vinto col Modena che è 7°, ha pareggiato col Parma che è 1°. Dipenderà tutto dalla Sampdoria, io penso che la squadra rispetto ad inizio campionato abbia cambiato atteggiamento, si sia calata nella parte, abbia capito che tipo di campionato è la Serie B. La classifica in questo momento è corta, il campionato è lungo e poi a gennaio potrebbe arrivare qualcosa dal mercato. La Samp è una piazza ambita, ha una storia alle spalle, magari alcuni giocatori che non trovano spazio in Serie A potrebbero scendere in Serie B. È una squadra che può stare benissimo in un contesto formato da Venezia, Parma, Palermo e Cremonese”.