25 Febbraio 2025

ESCLUSIVA PSB – Ag. Gabbiani: “Ha qualcosa di diverso. Tante offerte, ma la Cremonese ha detto no. Il suo percorso con le giovanili è terminato”

L'agente del talentuoso attaccante è intervenuto ai nostri microfoni

Fonte foto: sito ufficiale US Cremonese

Il gol, nel calcio di Giacomo Gabbiani, è un obiettivo e una piacevole conseguenza. I numeri spiccano e hanno un impatto immediato e inoppugnabile nella valutazione del rendimento del giovane attaccante della Primavera della Cremonese, ma corrono l’assurdo rischio di ridimensionare la portata delle sue prestazioni. Il classe 2006 è, infatti, un giocatore che fa tante cose oltre i tantissimi gol, e che è accompagnato da una luce senza alcun dubbio differente rispetto agli altri baldanzosi talenti del massimo campionato giovanile. Un patrimonio, dunque, che i grigiorossi dovrebbero valorizzare, dando meritata prosecuzione all’ottimo lavoro fatto negli ultimi anni con la propria Academy. Di questo, e di tanto altro, abbiamo parlato in esclusiva con Matteo Preziosi, agente del ragazzo.

Cinquanta gol in due anni, una stagione – quella in corso – da capocannoniere del Campionato Primavera 1, e prestazioni che vanno oltre i (tantissimi) gol. Gabbiani dà la netta sensazione di essere un calciatore proveniente dal piano superiore ma prestato al calcio giovanile. Cos’ha di speciale questo ragazzo?

“Partendo da un tema non calcistico, la lode a Giacomo va innanzitutto attribuita per la sua attitudine al lavoro e la cattiveria agonistica che lo contraddistingue. Affronta ogni partita come se fosse una finale e, riprendendo quanto detto nella domanda, questa è una caratteristica che travalica i confini del calcio giovanile. Ha un approccio alla partita, oltre che una foga, obiettivamente diversa dagli altri. Per quanto concerne il lato tecnico, è famelico quando cerca il gol, ma brilla anche per spirito di sacrificio, combinazioni e per la costante intenzione di fare una corsa in più per aiutare la squadra. Il tutto accompagnato dalla sua qualità tecnica e da una capacità atletica differente rispetto a chi lo circonda. Basti pensare a come sa colpire di testa: nonostante una struttura fisica non da numero nove comunemente inteso, ha un timing e un’abilità nel salto che gli permettono di essere costantemente pericoloso”.

Parere sicuramente grezzo: posto che il lavoro è fondamentale e alla sua età non deve fluttuare l’idea che non sia così, il modo di stare in campo di Gabbiani e la spiccata lettura delle situazioni sembrano essere davvero innate. Come si suol dire, c’è una fetta di talento che deve arrivare dall’alto.

“Giacomo non si sofferma sul talento che ha in dotazione. Sa che deve insistere su questa strada, è consapevole di dover fare sempre di più Era reduce da qualche partita senza segnare, e in virtù di ciò abbiamo lavorato sull’assorbimento di queste specifiche fasi: gli ho fatto capire che essere attaccante ha anche questo tipo di complicate implicazioni, ci sono momenti del genere, che bisogna imparare ad accettare. Ad ogni modo, Gabbiani non è uno che si demoralizza, anzi: sotto l’aspetto mentale è sicuramente più avanti dei suoi coetanei. Lo seguo da tanti anni, anche in questo caso posso dire che ha qualcosa di diverso dagli altri. Nel calcio moderno ci sono alcune caratteristiche che primeggiano sul fisico, altrimenti Palacio, a titolo di esempio, con la corporatura che si ritrovava non avrebbe potuto giocare nel Genoa. Introduco un tema che avremmo inevitabilmente toccato successivamente: con questa stagione possiamo considerare chiuso il percorso di Giacomo nel calcio giovanile, nella prossima annata non giocherà mai in Primavera, dovrà stare con i grandi”.

Che attenzione nutre la società nei suoi confronti?

“Con la società abbiamo un buon rapporto. La scorsa estate, nonostante varie richieste, ho ritenuto giusto firmare un contratto da professionista con la Cremonese, sia per una questione progettuale che per la gratitudine che proviamo nei confronti del club. Giacomo aveva bisogno di fare un altro anno in un certo contesto. Detto ciò, non ti nascondo che a gennaio ci sono state diverse squadre che hanno avvicinato la Cremo per capire che intenzioni avessero con il ragazzo, ma i grigiorossi hanno chiesto cifre importanti. Non mancano, dunque, le attenzioni di tanti club. Il fatto che non sia in prima squadra a me va bene, perché preferisco che si alleni e giochi con la Primavera invece che fare il saliscendi senza poi trovare spazio con Stroppa. Il rammarico inevitabilmente c’è, Giacomo si aspetta una chiamata: in una squadra che fatica a macinare reti, sono sicuro che un calciatore come lui, nel caso in cui dovesse esordire, sarebbe efficace in termini di fatturato, perché ha fame e talento. Ad ogni modo, è focalizzato sul presente, vuole fare il record di gol e giocare. Ora anticipo la prossima domanda”.

Prego.

“A fine anno tireremo le somme. Dovrà sicuramente andare con i grandi, come detto poc’anzi. Non vogliamo sentir parlare di settore giovanile. Resterà in prima squadra alla Cremonese, ma con un preciso e delineato progetto sportivo, in alternativa valuteremo un prestito oppure un addio a titolo definitivo. Di una cosa sono certo: il suo percorso nelle giovanili è terminato”.

Torniamo in campo. Giacomo, sotto l’aspetto sia tecnico che tattico, a detta del sottoscritto è già pronto per i grandi, dove inevitabilmente si ridurrebbe il tempo e si assottiglierebbe lo spazio per ogni giocata. Un parere che tu puoi sicuramente approfondire: dove credi che il ragazzo dovrà lavorare maggiormente per reggere il salto?

“Grazie mille per la domanda, assolutamente calzante. Penso che Giacomo sia un calciatore completo e duttile. Ora è inserito in un sistema dove gioca prima punta, quando avrebbe plurimi benefici partendo un po’ più indietro, ma continua a fare gol e macinare prestazioni, dunque va bene così. In merito al salto tra i grandi, il tema non sarà calcistico ma riguarderà l’approccio. A determinati livelli bisogna accettare che non necessariamente il rendimento sarà sempre quello sperato. Molto spesso i giovani pensano di essere pronti, ma quando ci si scontro con la realtà le condizioni sono diverse, ma per quanto riguarda questo tema non ho alcuna perplessità su Giacomo. Detto ciò, è chiaro dovrà confrontarsi con un salto importante. Lui è un giocatore di qualità, quindi anche per un progetto futuro dovremo cercare qualcosa in grado di valorizzare il suo calcio. Ritengo che possa avere un futuro luminosissimo, ho visto diversi grandi giocatori e Giacomo ha qualcosa di diverso. Dovremo avere pazienza, ottimizzare il percorso e, nell’immediato futuro, comprendere che il calcio dei grandi è cosa ben diversa da quello giovanile”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.