ESCLUSIVA PSB – Pochesci: “Esonero Lucarelli? Bandecchi è questo, vuole la Ternana in Serie A. Sul sostituto…”
In seguito alla scelta del presidente rossoverde la nostra Redazione ha chiesto un'opinione all'ex mister delle Fere
Le modalità di esonero di Cristiano Lucarelli al termine di Pisa-Ternana hanno fortemente ricordato quelle del primo anno in cui Stefano Bandecchi è stato alla guida del club rossoverde. Allora a pagare con il sollevamento dall’incarico in seguito a un pari in extremis con la Salernitana fu mister Sandro Pochesci.
La nostra Redazione ha contattato l’allenatore che ben conosce il presidente delle Fere oltre che tutto l’ambiente e che, assieme ai tanti grandi nomi, è stato accostato dal Corriere dello Sport alla panchina umbra.
Partiamo dalla fine: a distanza di anni il suo nome è nuovamente accostato alla Ternana. Cosa significa?
“Significa che i ternani sono affezionati a me, che ho lasciato loro un buon ricordo. Lo stadio Liberati era sempre gremito e non ho ricevuto contestazioni nonostante la classifica non sorridesse. Nell’ultimo periodo mi sono riavvicinato al presidente Bandecchi, ma non c’è nulla. Quando ho allenato in Serie B questa squadra erano altri tempi, ora l’obiettivo è la Serie A. Non c’è più spazio per le scommesse, perché anche io lo ero. Avere un attacco così forte, però, sarebbe bellissimo. E penso che saprei come assemblarlo e farlo rendere al meglio. Con la fase offensiva me la cavo.”
Come giudica la scelta di esonerare un allenatore che a Terni ha vinto un campionato di Serie C e alla terza stagione in rossoverde era quinto in classifica?
“Si tratta di una Bandecchiata, è evidente. Il presidente pensa di avere un organico da Serie A e non vincere 5 partite lo ha fatto dubitare. Lui considera Lucarelli un amico, così come ai tempi considerava me. Questa scelta gli fa male, ma è abituato a ragionare badando ai risultati e non al cuore. Se ha preso questa decisione lo ha fatto col cervello, è un uomo vincente che non perde tempo con i se e con i ma. Per me Lucarelli ha fatto un ottimo lavoro, quest’anno aveva anche registrato la fase difensiva. La Ternana stava perdendo di efficacia in attacco, ma non a causa del gioco. Qualche singolo era un po’ appannato. Anche la scelta di far sedere Palumbo in panchina è stata criticata, ma solo un allenatore sa quello che un calciatore gli trasmette nel quotidiano. Io capisco la voglia di vincere del presidente e penso che abbia un’idea chiara del sostituto, altrimenti non si sarebbe comportato così. D’Aversa ha già lavorato col ds Leone a Lanciano, nonostante aspetti la A potrebbe accettare. Io, però, prenderei Andreazzoli: questa squadra è perfetta per lui.”
Per lei Bandecchi non sta sopravvalutando la rosa? Ha speso tanto e gliene va dato atto, ma diversi calciatori sono acciaccati e in fase calante. Il campionato di Serie B, inoltre, presenta rose davvero competitive.
“Insieme a Cagliari, Genoa, Parma e Reggina, la Ternana ha il miglior organico. Solo il Grifone ha un attacco profondo come quello delle Fere. Si tratta di una squadra di primissimo livello e chi dice che non è da alta classifica mente sapendo di mentire. Secondo me anche quest’anno la classifica sarà corta e quindi c’è la seria opportunità di continuare a restare attaccati al secondo posto. Avere l’obiettivo della promozione non è scriteriato. La mossa di Bandecchi è impopolare, anticonformista e inattesa, ma se è stata compiuta ha certamente una sua logica. Quando il presidente agisce ha sempre le sue ragioni. A lui il calcio non piaceva, sono stato io a convincerlo. Ora che si è appassionato e che sta avendo un grande ritorno di immagine per la sua Università vuole il massimo, ossia la Serie A. Si è legato tantissimo a Terni, si è messo in testa di fare anche il Sindaco e sono certo che ci riuscirà.”