ESCLUSIVA PSB – Entella, Mazzitelli: “Contento della scelta fatta. Boscaglia sa come valorizzarmi”
MAZZITELLI VIRTUS ENTELLA – Il percorso di un calciatore, purtroppo o per fortuna, non è praticamente mai lineare. Ci sono svolte, ostacoli, interruzioni e novità che modificano ogni parvenza di copione. Bisogna, dunque, avere la lucidità di comprendere che rimettersi in gioco non vuol dire fare un passo indietro, bensì essere proiettato verso orizzonti più […]
MAZZITELLI VIRTUS ENTELLA – Il percorso di un calciatore, purtroppo o per fortuna, non è praticamente mai lineare. Ci sono svolte, ostacoli, interruzioni e novità che modificano ogni parvenza di copione. Bisogna, dunque, avere la lucidità di comprendere che rimettersi in gioco non vuol dire fare un passo indietro, bensì essere proiettato verso orizzonti più limpidi. Luca Mazzitelli ha dimostrato di credere in questo mantra, come testimoniato dalla decisione di tornare in cadetteria, precisamente alla Virtus Entella, dove sta ritrovando continuità, gol e sorrisi. Intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni, ecco le sue dichiarazioni.
Luca, cominciamo con un primo bilancio della tua esperienza alla Virtus Entella. Sei approdato in Liguria con voglia di giocare e dimostrare di poter essere decisivo e, a questo punto della stagione, possiamo dire che il campo ti stia dando ragione.
“A gennaio ho fatto questa scelta proprio perché era da tempo che non riuscivo a trovare continuità a causa di infortuni e scelte tecniche. Mi mancava il fatto di poter giocare la domenica, sono contento della decisione presa e dei risultati che sto ottenendo. Ora voglio concludere al meglio in queste ultime partite”.
Oltre la continuità tecnica e atletica, cosa ti sta dando maggiormente questo capitolo della tua carriera?
“Nei momenti difficili che ho vissuto in questi ultimi anni non ho mai perso la fiducia in me stesso. Il fatto di giocare con continuità ti aiuta a ritrovare le sensazioni che provavi prima. Tutto ciò mi fa capire che sto lavorando nel modo giusto, ma non voglio fermarmi qui bensì fare molto di più”.
Il tuo percorso è stato caratterizzato da una costante, quella di essere un calciatore in grado di lavorare su se stesso. Nel corso di questi anni hai perfezionato la fase difensiva e aumentato il coefficiente di qualità delle scelte offensive. I tuoi inserimenti senza palla, probabilmente, rappresentano l’arma più efficace e pericolosa di cui la Virtus Entella può disporre in questo momento. Quanto c’è di Luca Mazzitelli in questa crescita e quanto ha influito Roberto Boscaglia?
“Un calciatore, stagione dopo stagione, accumula un bagaglio di conoscenze ed esperienze in base a ciò che vive. Tutto ciò porta a una crescita che, nel caso del sottoscritto, mi ha reso differente rispetto a qualche anno fa. Boscaglia ha avuto un ruolo importante, perché ho vissuto con lui i momenti migliori della mia carriera. Devo ringraziarlo, parliamo ogni giorno e mi incita a inserirmi senza palla durante le partite. Mi ha voluto qui dopo la piacevole parentesi che abbiamo condiviso a Brescia. Il suo modo di giocare mi valorizza”.
Poniamo l’accento ancora sulla tua carriera. Dopo Brescia hai la possibilità di misurarti con la Serie A, dove giochi circa cinquanta partite, oltre che con l’Europa League, ergo maturi una certa esperienza. Alle volte si sottovaluta, in un calciatore, il merito da attribuire all’umiltà e alla caparbietà, doti importanti per rimettersi in gioco e recuperare fiducia e consapevolezza. Questo è ciò che hai dimostrato tornando in Serie B. È doveroso, dunque, sottolineare ed elogiare la tua capacità di non esserti cullato sull’obiettivo raggiunto ma di aver fatto una scelta in considerazione della volontà di voler alimentare il sacro fuoco che bisogna sempre avere dentro di sé.
“Mi ritrovo in questo discorso. Ogni calciatore affronta un percorso a sé stante. È chiaro che se mi avessi chiesto tre anni fa dove avrei voluto essere a questo punto della mia carriera, la mia risposta non sarebbe stata qui. Ci sono, però, incidenti ed esperienze diverse. Ho capito di dovermi rimettere in gioco e dimostrare di poter fare ancora bene dopo un anno e mezzo con poche possibilità. Non è stato un problema scendere di categoria, ovviamente con l’intenzione di ritornarci in futuro con maggiore consapevolezza, cercando di fare meglio”.
La domanda, dunque, sorge spontanea: qual è il tuo obiettivo per il prossimo futuro?
“Punto, innanzitutto, a salvarmi il prima possibile con l’Entella. È chiaro che ogni calciatore abbia l’ambizione di giocare nella massima serie, quindi il mio obiettivo è quello di tornare in Serie A. Non so se succederà subito oppure in futuro, ma è sicuramente ciò che voglio”.
Quattro punti di distacco dai playoff, tre di vantaggio sulla zona playout. Come si gestisce questo concentrato volatilità che contraddistingue una Serie B in cui si gioca ogni tre giorni e che in una sola partita può modificare obiettivi e sensazioni di una squadra?
“Il campionato di Serie B è sempre stato così. Bastano due vittorie o sconfitte consecutive per ritrovarti in zone diametralmente opposte della classifica, dinamica accentuata da questa particolare fase storica. Siamo fortemente concentrati sul discorso salvezza, che vogliamo chiudere quanto prima, ma potremmo ritrovarci con due successi a lottare per qualcosa attualmente non immaginabile. La priorità, però, resta assolutamente la salvezza”.
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