ESCLUSIVA PSB – Menichini: “Il Pisa ha costruito un’ottima squadra. Favorite? Bari, Palermo e Parma”
Le parole di Leonardo Menichini, ex calciatore ed allenatore di Pisa e Reggiana, a pochi giorni dall'inizio della Serie B.
In vista dell’inizio del campionato di Serie B, ormai alle porte, è intervenuto ai microfoni di Pianeta Serie B Leonardo Menichini. Ex calciatore con oltre 200 presenze in Serie A e 92 in Serie B, Menichini vanta inoltre anni di esperienza sulle panchine di vari club nelle vesti di allenatore. In particolare, Menichini ha allenato Pisa e Reggiana, squadre partecipanti al prossimo campionato cadetto. Di seguito l’intervista completa.
Quali sono le sue impressioni sul prossimo campionato di Serie B? Riesce a dare una personale previsione?
“Il campionato di B è sempre molto equilibrato. È difficile fare pronostici e capire quali sono le squadre migliori. È chiaro che ci sono delle favorite, quelle che hanno agito meglio sul mercato. Da qui all’1 settembre, poi, tutto può succedere sul mercato e determinate valutazioni potrebbero cambiare. Ma io credo che alla base della Serie B ci siano equilibrio e imprevedibilità. Tra la zona playoff e playout ci sono pochi punti. Due o tre partite vincenti ti aprono delle prospettive, mentre 2-3 sconfitte te ne spalancano altre”.
Il Pisa ha cambiato pagina con l’arrivo di Aquilani dopo molti anni con D’Angelo. Crede che sia l’elemento giusto per ripartire?
“Il Pisa ha costruito un’ottima squadra con il mercato, credo che Aquilani sia un allenatore competente ed emergente, ma saranno i risultati a stabilirne il valore. Ma non dimenticherei che è stato D’Angelo a portare il Pisa a un passo dalla Serie A: non trascurerei il lavoro svolto. Ora Aquilani rappresenta il “nuovo” che avanza, ha le sue idee. Poi però dipende dai giocatori che vanno in campo, rischi di naufragare se non hai la qualità che un determinato allenatore cerca”.
“La Reggiana? Con Diana ha vinto il campionato, poi è andato via. Ora è arrivato Nesta, un altro allenatore emergente, ma non so bene quali siano gli obiettivi. Io penso, in generale, che le favorite siano Parma, Palermo e Bari. Anche Cremonese e Spezia possono dire la loro. Sampdoria? Non so se, magari, i passati problemi societari possono influenzare l’andamento della squadra”.
In Serie B giocano Martella e Forte, che lei ha allenato a Pisa: ai tempi erano poco più che 20enni. Ha qualche tipo di ricordo legato a loro due? In che modo Feralpisalò e Ascoli possono beneficiare della loro presenza?
“Sono due ragazzi straordinari e due giocatori forti. Quando sono arrivato io, da subentrato, c’erano giocatori più pronti rispetto a loro due, che erano più giovani. Erano ragazzi che dovevano ancora fare uno step per poter progredire. Ma si vedeva che avevamno qualità, poi entrambi infatti sono arrivati in Serie A. Ascoli è un ambiente che vive un po’ di ricordi, non sarà facilissimo. Però Forte ha esperienza e una caratteristica di enorme valore: fa i gol, la cosa più importante nel calcio. Martella, invece, ha scelto Salò: è un ambiente tranquillo, ovattato, in cui può esprimersi nel massimo della tranquillità. Sono convinto che faranno entrambi molto bene”.