ESCLUSIVA PSB – Modena, Bonfanti: “Bianco ha grandissime idee. Sogno di giocare in A”
L'attaccante in esclusiva ai nostri microfoni
Il talento, nella Serie B che ci apprestiamo a vedere, analizzare e percepire sulle nostre pelli come una costante ed eccitante scossa, non manca: tantissimi i giocatori di qualità già presenti, altrettanti quelli arrivati. Un livello alto, che genera aspettative e attese, sensazioni e previsioni. In questo piacevolissimo affollamento, sono pochi i calciatori realmente unici, con caratteristiche poco replicabili e, di conseguenza, in grado di marcare anche questo tipo di differenza. Nicholas Bonfanti, centravanti del Modena intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni, è certamente uno di questi.
Nicholas, sta per cominciare la tua seconda stagione in Serie B. Come hai vissuto l’ambientamento tecnico, tattico e mentale nella scorsa annata in cadetteria? Tenendo tra l’altro in considerazione che nel 2021/2022 hai vissuto la tua prima esperienza tra i professionisti, ergo stai rapidamente scalando categorie e conoscendo le pressioni.
“Nello scorso anno ho cominciato a capire come fosse il campionato di Serie B, un torneo molto difficile sotto tutti gli aspetti, in quanto proliferano giocatori fisicamente pronti e tatticamente intelligenti, senza dimenticare il lato tecnico: il cambiamento rispetto alla Serie C è stato notevole”.
Hai caratteristiche che ti rendono un calciatore unico per la categoria: sai coniugare la richiesta tradizionale dell’essere centravanti con le letture e l’interpretazione propria dell’attaccante moderno: capacità associativa, movimenti per combinare e generare spazi, grande carico cognitivo nelle scelte. Hai la percezione di tutto ciò e, se sì, che tipologia di lavoro porti avanti per mantenere questo livello?
“Lavoro duramente ogni giorno, dando il meglio di me stesso. Tento quotidianamente di allenare ogni componente del mio gioco, tanto sotto l’aspetto tecnico quanto tattico, così da essere un calciatore migliore. Le mie caratteristiche sono queste sin dai tempi del settore giovanile: ho sempre cercato di essere un attaccante in grado di creare spazi per i compagni e, al contempo, essere un riferimento presente in area di rigore. Voglio inoltre ringraziare Sasà Bruno, in questo primo mese e mezzo stiamo lavorando molto per quanto concerne il tiro, lo stop orientato e l’orientamento del corpo”.
Avrai certamente dei sogni, come un talento della tua età deve custodire e perseguire. Quali sono?
“Come qualsiasi ragazzo della mia età, sogno di esordire e giocare in Serie A. Questo è il principale: qualora dovessi realizzarlo, tenterò di raggiungere altri obiettivi”.
Discorso simile, seppur su un tema differente: da giovani vediamo per replicare. Chi è il tuo modello calcistico?
“Adoro Bobo Vieri, vedendo i suoi video ho capito di rispecchiarmi in lui”.
Cosa significa per te sentirsi parte di un progetto, quello del Modena, tanto solido quanto ambizioso?
“Da quando sono qua ho sempre elogiato la società, che ringrazio infinitamente. Percepisco grande compattezza, cercherò di fare il mio meglio per la squadra e la città”.
Mister Bianco ha portato un modo nuovo di giocare a calcio, con idee diverse rispetto a quelle di Tesser. Che relazione state costruendo e come ti stai inserendo all’interno dei suoi principi?
“Penso che mister Bianco abbia delle grandissime idee di calcio, siamo al primo mese e mezzo di lavoro ma già noto quanto la squadra sia propositiva, il gruppo cerca costantemente di porta in campo il credo dell’allenatore. In questa prima fase insieme abbiamo lavorato tanto e bene, ovviamente dovremo continuare a farlo così da farci trovare pronti per la prima giornata di campionato”.
Fabio Grosso ha parlato bene di te, definendoti il giovane da seguire nella Serie B oramai alle porte.
“Lo ringrazio davvero tanto, è un onore essere elogiato da un Campione del Mondo. Cercherò di fare il mio meglio in campo”.