ESCLUSIVA PSB – Ottaviani, ag. Dionisi: “Ascoli-Frosinone gara speciale per lui. Sogno? Tornare a far gol in A”
In occasione di Ascoli-Frosinone, gara "romantica" per Federico Dionisi, abbiamo raggiunto in esclusiva il suo agente
L’anticipo di Serie B andrà in scena al “Del Duca”, palcoscenico di Ascoli-Frosinone. Non sarà una partita come le altre per Federico Dionisi, che vedrà presente e passato incrociarsi. Di questo ed altro abbiamo parlato, in esclusiva, col suo storico agente Roberto Ottaviani. Ecco l’intervista completa.
La 13a giornata di campionato mette di fronte Ascoli e Frosinone, gara dal sapore speciale per Federico. Non ci sarà l’emozione del primo incrocio, ma i ricordi torneranno a riaffiorare. Ha sentito il ragazzo? Qual è il suo “sentimento” in vista della sfida? In caso di gol esulterà?
«È innegabile che questa gara abbia un sapore speciale per lui. Frosinone è stata una tappa importante nella carriera di Federico, credo che abbia dato tanto a questa piazza e questo club e ricevuto altrettanto. Esultanza? Secondo me manterrà il giusto atteggiamento di rispetto ed equilibrio che lo contraddistingue nei confronti di entrambe le tifoserie. Sicuramente farà di tutto per provare il brivido di muovere la rete della porta e quindi far gol».
4 reti in 11 presenze, indice di un’esperienza e un senso del gol intramontabili, nonostante i 35 anni. Dionisi rientra tra quei bomber (vedi Giroud o Dzeko) su cui l’allenatore può sempre far affidamento. Oltre al lavoro quotidiano, quanta voglia c’è di divertirsi dietro alle sue prestazioni?
«Innanzitutto veder associato il nome di Federico a questi due grandi campioni come Dzeko e Giroud, credo che sia motivo di orgoglio. Se si fa un accostamento simile, con le dovute proporzioni, vuol dire che Dionisi qualcosa di importante lo ha dimostrato sul campo. Sta mantenendo la sua storica media gol di 0,35/0,40 a partita; gli anni passano ma il risultato non cambia: continua a far gol e probabilmente andrà avanti così ancora per qualche anno. Quindi vuol dire che si diverte».
I bianconeri, ad inizio stagione, hanno cambiato guida tecnica affidandosi a Bucchi che ha raccolto la non semplice eredità di Sottil. Sembra che comunque si stia districando bene. Qual è il rapporto di Federico col Mister?
«Per quanto ne so, a livello professionale il rapporto col Mister è basato sulla professionalità, sul rispetto, sulla collaborazione. Da un punto di vista umano, lo stesso Federico in un’intervista ha tracciato un po’ il profilo dell’allenatore e del rapporto che ha con lui, definendolo un uomo di grandi valori. Questa sua correttezza Federico l’ha dimostrata anche nella fase iniziale di campionato quando non giocava, e l’ha messa in pratica attraverso il lavoro e la voglia di essere attore protagonista, come meritava di essere. Ha accettato le scelte del tecnico, pur non condividendole talvolta, sempre con attenzione e rispetto dei ruoli. Comunque ciò fa parte del gioco, un allenatore è chiamato a fare delle scelte. La cosa importante è che Dionisi ha risposto presente».
Domanda secca: Federico ha ancora qualche sogno nel cassetto che vorrebbe realizzare prima di appendere gli scarpini al chiodo?
«Tutti viviamo di sogni e sarebbe drammatico non averne. Credo che Federico abbia ancora due sogni nel cassetto: il primo è tornare a far gol in Serie A, il secondo è migliorare la sua posizione nella top 10 dei bomber di tutti i tempi di Serie B e perché no, cercare di mettere il suo nome davanti alla maggior parte di quelli che lo precedono, se non a tutti. È un’aspirazione legittima, giusta e tra l’altro neanche impossibile».
Quest’anno la B sembra essere più competitiva, spiccano grandi piazze. Come giudica il campionato in corso? Si aspettava il Frosinone primo e quasi in fuga?
«Il campionato di B è particolare, molto differente rispetto a quello di A. Primo aspetto ad esempio è che la correlazione stretta che c’è in A tra quanto si spende e il posizionamento in classifica non trova un riscontro così forte in B. La cadetteria è lunga e difficile, dove la concentrazione e l’attenzione sono gli elementi cardine. Pensiamo a Parma e Cagliari: all’inizio tutti avrebbero scommesso che si sarebbero trovate lassù in alto, invece stanno faticando un po’, perché hanno dovuto cambiare, poi perché talvolta ci si deve un po’ spogliare del passato e vivere di presente. Se non mantieni un’attenzione altissima e allo stesso tempo non affronti le gare con la determinazione e l’umiltà giusta fai fatica. Al contrario, posso dire che del Sudtirol si diceva ad inizio campionato che dovesse faticare tantissimo, invece ha inanellato 9 risultati utili consecutivi oppure la Ternana che è partita in sordina e si trova lì davanti a lottare. Frosinone? Non è una novità il fatto che sia lì a lottare per salire in Serie A, ormai da una decina di anni il suo livello in B è medio-alto. Ha costruito, come al solito, con lungimiranza una squadra che può far davvero bene, complice il giusto mix di giovani di belle speranze e giocatori esperti».
Capitolo futuro: il contratto di Dionisi scade il 30 giugno prossimo. C’è possibilità di rinnovare?
«Sul rapporto contrattuale con l’Ascoli, credo che Federico abbia dimostrato con i fatti di meritare quantomeno l’attenzione, forse in questo senso l’Ascoli ne ha avuta un po’ meno».