ESCLUSIVA PSB – Ottaviani, ag. Dionisi: “Federico ha il Frosinone nel cuore e vuole tornare in A con questo club. Sulla B e sui giovani…”
OTTAVIANI DIONISI ESCLUSIVA PSB – La nostra redazione ha intervistato, in esclusiva, Roberto Ottaviani, agente di Federico Dionisi, in vista del posticipo di lunedì, gara speciale per il giocatore giallazzurro. Ecco le sue parole, ai nostri microfoni: Lunedì si disputerà Frosinone-Livorno, partita importante soprattutto per il ritorno in campo di Dionisi. Come sta il ragazzo […]
OTTAVIANI DIONISI ESCLUSIVA PSB – La nostra redazione ha intervistato, in esclusiva, Roberto Ottaviani, agente di Federico Dionisi, in vista del posticipo di lunedì, gara speciale per il giocatore giallazzurro. Ecco le sue parole, ai nostri microfoni:
Lunedì si disputerà Frosinone-Livorno, partita importante soprattutto per il ritorno in campo di Dionisi. Come sta il ragazzo e che valore ha per lui, da ex, questa partita?
“E’ una gara dal sapore particolare per lui. Federico ha iniziato a trovare le sue fortune nel calcio attraverso il Livorno che, a suo tempo, ha avuto la forza e il coraggio di investire su un giovane che giocava in C2 e gli ha permesso di potersi affermare tra i professionisti e come attaccante di buon livello. Quelli amaranto sono colori a cui è legato. Ora gioca nel Frosinone, altro club che gli ha dato molto e a cui lui ha dato e continuerà a dare molto. Spero che la scelta di Nesta ricada su Federico. Ci sono tutti gli ingredienti affinché lui, se sarà chiamato in campo, possa dimostrare il valore che ha, sia in termini tecnici, e i numeri parlano per lui, sia in termini di personalità, voglia, attaccamento e valore umano. Frosinone, a suo tempo, è stata una scelta ponderata e voluta del ragazzo. E’ la squadra che ha nel cuore e vuole ritornare in A con i giallazzurri”.
In merito al Frosinone, come spiega questa partenza a rilento? L’assenza di Dionisi, che è il faro dell’attacco, può aver inciso, oltre al fatto che c’è un tecnico nuovo, con schemi e idee nuove come Sandro Nesta?
“E’ una bella domanda, a dir la verità. Credo che ci sono calciatori che in ogni squadra hanno un peso specifico importante. Certamente Federico lo ha. Ma la rosa del Frosinone è di grandissimo rispetto. Avere Dionisi è un valore aggiunto, ma quanto c’è è abbastanza. L’inizio di questo torneo non è stato dei migliori, ma siamo solo all’8a di campionato, e il tempo c’è affinchè il Frosinone possa riposizionarsi in alta classifica, dove gli compete. Poi dire in quale posizione è cosa abbastanza difficile. Il campionato di B è difficilissimo, forse il più complicato di tutti. Un campionato lunghissimo, dove poi alla fine i valori tecnici hanno il loro peso, ma conta molto di più la testa e la capacità di gestire i momenti di difficoltà. E’ possibile che il Frosinone abbia pagato molto questa prima fase: cambiamenti, assenze, entrano nuovi giocatori, ne vanno via altri. Nesta ha bisogno di quadrare un po’ il tutto. Credo che, passo a passo, stia trovando il suo bandolo della matassa e sicuramente i Ciociari riusciranno a ripetere quanto di buono dimostrato in questi 5 o 6 anni, a parte le presenze in A. Presenze passeggere di un anno. La A non è semplice per una neopromossa, specie per una società ben strutturata ma con un bacino d’utenza limitato rispetto a mostri sacri con esperienze pluridecennali in massima serie e quindi riuscire a tenersi a galla è complicato”.
E’ favorevole ad accorciare le finestre di calciomercato, come successo in Inghilterra? Noi ci abbiamo provato, ma l’esperimento non ha avuto seguito.
“Un mercato primario e un mercato di correzione ci può anche stare, anche se questo crea trambusto. Ha dei tempi troppo lunghi che stressano l’ambiente. Sicuramente fa piacere a voi giornalisti perché avete più materiale da scrivere (ride ndr). Si è anche talvolta costretti a fare degli interventi per colmare delle lacune e si parte, per questo motivo, con un po’ di ritardo arrivando col fiato corto. Quindi sono favorevole alle correzioni e a dei tempi più ristretti”.
In merito al mercato condotto in estate, quali sono, secondo lei, le squadre che si sono rinforzate di più e quali vede favorite per la promozione in A?
“Il Benevento sta confermando la bontà della rosa e degli investimenti, sono anni che si sta imponendo in questa categoria. Sono quasi sempre le stesse ad imporsi: il Crotone, l’Empoli, quest’anno c’è anche la Salernitana. Si tratta di corazzate, squadre esperte, con tecnici di una certa esperienza come Stroppa e Ventura. Mi piace molto la politica che stanno attuando Pordenone, Chievo, che viene da una retrocessione e ha avuto la forza di ripartire dai giovani, e Pisa che ha armonizzato le scelte tecniche con un’attenzione alle economie. E’ un torneo, come dico sempre, imprevedibile e mi auguro che chi ha puntato sui giovani, facendo una scelta forte e coraggiosa, possa avere dei risultati magari assestandosi tra le prime. Tra i ragazzi emergenti posso citare l’italo-brasiliano Vignato del Chievo, Frattesi dell’Empoli, Bettella del Pescara, Pobega del Pordenone, scuola Milan, che è un giocatore che, secondo me, riesce a sommare forza e tecnica; senza dimenticare Scamacca che ho ritrovato casualmente qualche anno fa ad un torneo di Dusseldorf col Psv, e che conoscevo qui a Roma”.