ESCLUSIVA PSB – Denis Godeas: “Serie A? Parma favorito, Como sorprendente, bene Venezia-Cremonese, Palermo discontinuo…”
L'ex giocatore di Cremonese e Como Denis Godeas ha parlato in ESCLUSIVA della Serie B e della super-sfida dello Stadio Zini
10 giornate al termine ma nessuna tra Parma, Cremonese, Como, Venezia e Palermo è riuscita a far la voce grossa e a staccare le dirette concorrenti per la promozione diretta in Serie A. È una Serie B tutt’altro che scontata, è sempre stato così, ma quest’anno ancor di più. “Non è semplice fare un pronostico, è come giocare al superenalotto. Non sono uno scommettitore ma se dovessi scommettere un euro, lo metterei sul Parma”, parola di Denis Godeas, in esclusiva ai nostri microfoni.
L’ex attaccante di Triestina, Mantova, Messina, Palermo, Venezia, Como, Cremonese, ha espresso la sua sul campionato cadetto, soffermandosi anche sulla super-sfida in programma sabato alle 16:15 allo Stadio Zini di Cremona tra la Cremonese di Stroppa e il Como del duo Roberts-Fabregas.
Cremonese-Como, una tappa importante sulla strada verso la Serie A per entrambe le squadre: che partita ti aspetti?
“Si giocheranno la Serie A più avanti. La Serie B è un campionato molto lungo dove non c’è nulla di scontato, tra le due nessuna è nettamente favorita sull’altra. Spero di vedere una bella partita, visto che riuscirò a guardarmela. È una delle tante tappe del percorso per entrambe, darà indicazioni importanti su chi sta meglio, ma la Serie B è lunga. Onestamente non mi aspettavo un Como così, sta andando oltre ogni aspettativa”.
Cremonese e Como, due squadre che hanno fatto parte della tua lunga carriera…
“Due tappe non proprio positive a livello sportive (ride, ndr), a Como ho fatto tanta fatica, a Cremona ho avuto un po’ di problemi fisici. Al di là di questo però mi son trovato benissimo in entrambe le città, ho tanti ricordi positivi”.
L’ultima volta che il Como ha giocato in Serie A c’eri anche tu….
“Era un mondo completamente diverso, allora c’era la proprietà Preziosi che di lì a poco mollò tutto e iniziarono le difficoltà. Ci sono delle analogie col passato, questa squadra può puntare alla Serie A perché è una squadra forte. Non pensavo fosse già a questo livello medio-alto e potesse ambire a salire direttamente. Il campo ci sta dicendo questo, merita questa posizione e se continuerà a crescere, credo che si può tranquillamente mettere una fiche sulla Serie A”.
Cremonese-Como è anche la sfida tra due proprietà con due filosofie differenti: tradizione ed esperienza contro giovane ambizione
“Visione diverse, ma stesso obiettivo. Non esiste una sola filosofia per vincere, conta il giudizio del campo. Il campo ci sta dicendo che gli allenatori di Cremonese e Como con metodi e concetti differenti stanno entrambi ottenendo risultati importanti. La Cremonese sta facendo il percorso che doveva fare e onestamente a bocce ferme un euro ce lo avrei puntato, il Como la vedevo come una squadra forte, con una proprietà ambiziosa ma non pensavo fosse subito così pronta. Credo che entrambe saranno protagoniste fino alla fine, i valori sono chiari. Tuttavia conosco bene la serie B, ho visto tanti ribaltoni, motivo per cui non bisogna dar nulla per scontato, nei turni infrasettimanali può succedere di tutto. È lunga e bisogna avere pazienza, il prossimo mese ci dirà qualcosa in più, è ancora presto per dare giudizi definitivi”.
È un campionato che ti riguarda perché le squadre in cui hai militato (Como, Cremonese, Venezia, Palermo) si giocano la Serie A. Nel Parma non hai giocato, ma con Pecchia eravate compagni di squadra a Como
“È vero, vuol dire che in qualche squadra ho giocato (ride,ndr). Sono andato a vedere due volte il Venezia proprio contro il Palermo, il livello del campionato mi piace, ci sono dei giocatori interessanti, ho visto annate peggiori. Ci sono tante realtà che stanno funzionando, solitamente c’è tanto equilibrio ma si nota che Venezia, Parma, Como, Cremonese hanno qualcosina in più, hanno valori e ambizioni sia nei giocatori, sia nella proprietà. Rispetto agli ultimi anni mi sto divertendo”.
Ti aspettavi che Pecchia potesse far così bene da allenatore?
“Pecchia è un allenatore molto bravo con tante prospettive di miglioramento. Lui come tanti altri che conosco meritano la Serie A, uno ad esempio è D’Angelo dello Spezia che ho avuto come compagno di squadra ad inizio carriera e con il quale mi confronto sulla visione del calcio”.
Ad inizio campionato ti aspettavi un Parma così continuo ed invece un Palermo con così tante difficoltà?
“Il Parma è una squadra forte ma non mi aspettavo potesse dimostrarlo da subito. Mi aspettavo invece che il Palermo avesse qualche punto in più e qualche difficoltà in meno; hanno un allenatore di livello, giocatori giovani e di qualità, eppure stranamente li ho visti in difficoltà, troppi risultati altalenanti. Hanno tempo per rimettersi in carreggiata ma per la promozione diretta è dura”.
Fatta eccezione per il Parma, se dovessi azzardare un pronostico, chi vedi favorita?
“È come giocare al superenalotto, se potessi scommettere, conoscendo già l’esito, sarei uno scienziato (ride, ndr). Ti dico Parma perché è l’unica che ha qualcosina in più rispetto alle altre in questo momento, per il resto è dura, tutte possono competere per la seconda piazza”.
Alla fine ti vanno bene tutte perché hai giocato in tutte tranne che nel Parma…
“Quando una squadra in cui hai giocato va bene, ti fa piacere ma in questo caso non ho simpatie particolari. Per quello che ho visto, ti dico che il Venezia mi è piaciuto, è una squadra forte; idem il Parma, la Cremonese sta dimostrando di avere i cavalli giusti per vincere il campionato, il Como sta facendo cose incredibili e in questo periodo è in grande condizione. Difficile fare un nome, ti dico che ci sono 4-5 squadre che possono ambire alla 2ª piazza, se dovessi scommettere un euro, lo metto sul Parma per la vittoria diretta”.