ESCLUSIVA PSB – Donzella (TuttoC): “Il Pordenone può essere la mina vagante della Serie B”
PORDENONE DONZELLA – La nostra redazione ha contattato Sebastian Donzella, giornalista di TuttoC, per fare una chiacchierata sulla stagione che è stata e quella che sarà del Pordenone. Per coloro che non seguono la Lega Pro, che stagione è stata? “Semplicemente fantastica. In un girone con la Ternana stra-favorita non erano considerati sicuramente il club […]
PORDENONE DONZELLA – La nostra redazione ha contattato Sebastian Donzella, giornalista di TuttoC, per fare una chiacchierata sulla stagione che è stata e quella che sarà del Pordenone.
Per coloro che non seguono la Lega Pro, che stagione è stata?
“Semplicemente fantastica. In un girone con la Ternana stra-favorita non erano considerati sicuramente il club da battere. Ma hanno saputo sfruttare la stagione no delle Fere e la mancanza di altri avversari schiacciasassi per prendersi il primo posto. È vero che c’era il Monza ma Berlusconi è arrivato a metà campionato, a situazione già compromessa. Mentre Vicenza e Feralpisalò erano forti ma non quanto quest’anno.”
Qual è stata la “ricetta” di questa promozione?
“I ramarri sono stati bravissimi a mantenere una grande costanza durante tutto il campionato. Non hanno mai vinto in maniera schiacciante: niente goleade ma tante vittorie, anche di misura, che settimana dopo settimana le hanno permesso di scavare il solco con le avversarie. Grande merito va a mister Tesser, bravo a normalizzare la situazione, a evitare isterismi e voli pindarici. Il Pordenone sembrava quasi un impiegato che tutte le mattine timbra il cartellino. A volte noioso ma alla fine ha portato il suo risultato a casa. Poi c’è anche una dose di fortuna, come sempre capita quando vinci: non ci sono stati infortuni gravi o che hanno colpito un solo reparto nonostante l’età media alta del gruppo.”
Come valuti il lavoro svolto da mister e ds?
“Fa sorridere che a inizio anno il Pordenone aveva scelto Zironelli per la propria panchina. Ma il mister tergiversò, trovò l’accordo col Bari e poi ripartì dalla Juventus Under 23 dopo l’esclusione dei galletti dalla cadetteria. Furono giorni difficili a Pordenone. Ma patron Lovisa, con un grande scatto d’orgoglio, rilanciò con un gran nome per la categoria. Ottenere un giovane brillante come Zironelli sembrava già un bel colpo, prendere un sicuro vincente come Tesser fu strabiliante e diede gran morale a tutto l’ambiente. Da sottolineare anche il gran lavoro del figlio Matteo in qualità di responsabile del mercato: per tutti era il giovanissimo figlio di papà, inutile nasconderselo. Ma ha dimostrato grande acume nelle scelte, sia nelle conferme della stagione precedente che negli acquisti. Superando direttori molto più esperti e ‘sgamati’.”
Questa è la prima promozione in cadetteria per il Pordenone. Cosa pensi vi aspetti? Come giudichi il campionato cadetto?
“Da qualche anno chi sale dalla C alla B non ha mezze misure: o si gioca la A o rischia la C. Sono pochi i club neopromossa che vivono una stagione tranquilla, insomma. Spero che il Pordenone riesca a smentirmi, mantenendo la B con ampio margine. Un approdo ai playoff sarebbe un sogno e bisogna andarci piano. Anche perché il problema dello stadio non sarà affatto di poco conto, senza dimenticare che sarà il primo campionato totalmente nazionale per i neroverdi. In C, infatti, non hanno mai incontrato squadre del Sud, per intenderci. Però se partono bene possono diventare la mina vagante della cadetteria.”
Come si sta attrezzando la società in vista della prossima stagione?
“Non avendo a disposizioni chissà quali capitali, i friulani hanno fatto di necessità virtù. Quindi hanno pescato dal mercato degli svincolati (vedi Chiaretti e Camporese). E hanno confermato quello zoccolo duro che ha fatto benissimo in questi anni: i vari Agostini, Stefani, Burrai, per intenderci. E hanno tenuto bomber Candellone. A mio modesto parere è un mercato molto positivo nel rapporto qualità-prezzo.”
Quali sono gli obbiettivi di mercato?
“Ancora manca qualcosa sulla fascia, un giocatore maggiormente d’esperienza in categoria. Il nome forte è quello di Gazzola del Parma. Il Pordenone lo ha puntato con convinzione, l’accordo si può fare. Poi, a meno di occasioni dell’ultima ora, non dovrebbe accadere più nulla.”
Come potrebbe cambiare dal punto di vista tattico?
“Cambierà pochissimo. Il 4-3-1-2 di Tesser è confermatissimo e il mercato è stata svolto in funzione di tale modulo. Non a caso i centrocampisti sono tutti validi e intercambiabili, molto duttili. Occhio ai gol di difensori e mediani, sia sui calci piazzati che tramite inserimenti.”