ESCLUSIVA PSB – Cremonese, l’ex DS di Dore: “Mezzala che vede la porta, ha grandissima fisicità”
Conosciamo il nuovo talento dei grigiorossi
Arrivato quattro giorni fa alla Cremonese dal Real Casalnuovo, neonata e ambiziosa compagine attualmente al quinto posto nel battagliero Girone I di Serie D, Salvatore Dore – centrocampista con spiccata propensione offensiva classe 2004 – ha già esordito con la formazione Primavera grigiorossa, in quello che sarà un apprendistato che, inevitabilmente, ne accompagnerà l’ingresso nel calcio professionistico. Abbiamo raggiunto in esclusiva Daniele Flammia, Direttore Sportivo del sodalizio campano, per analizzare le caratteristiche di questo talentuoso calciatore.
Direttore, l’operazione Dore alla Cremonese non ha probabilmente ricevuto la giusta attenzione. Può raccontarci com’è nata la trattativa?
“Salvatore è arrivato intorno al 15-20 agosto, dopo averlo osservato e studiato attraverso Wyscout, così come a seguito di conversazione intavolate con l’allenatore della Primavera dell’Olbia, da cui proveniva il ragazzo. È un giocatore dotato di grandissime potenzialità fisiche, oltre a essere una persona che sa quello che vuole, attitudine che l’ha premiato, perché quando ha sposato la nostra causa era un po’ indietro in termini di preparazione, infatti all’inizio non era tra i titolari, ma quando è entrato in campo non è più uscito, infatti ci siamo trovati con molto tempo con cinque under, perché il posto veniva riservato a lui invece che a un over. La Cremonese è venuta più volte a seguirlo e, da ottima società, ha puntato su uno dei migliori under della Serie D. Il nostro è un progetto che vede nei giovani un ramo cruciale, queste sono operazioni che ci inorgogliscono e che rendono merito al lavoro del sottoscritto, così come quello del nostro presidente e di mister Esposito, che già conoscevo da quando, in quel di Potenza, era un collaboratore di Eziolino Capuano”.
Dore è stato presentato e raccontato come un trequartista, ma vedendolo giocare la sensazione è che non sia propriamente un rifinitore di qualità ma una mezzala di spinta, notevoli tempi di inserimento e indiscutibile capacità atletica.
“Hai centrato in pieno quella che è la mia visione. Salvatore è un giocatore che ha grandissima fisicità e tempi di inserimento. Parliamo di un 2004, ha margini di miglioramento impressionanti. Non è il classico numero Dieci estroso, le sue qualità – come sottolineavo poc’anzi – sono prevalentemente fisiche, la Cremonese a mio avviso ha fatto benissimo a portarlo con sé sin da subito, così avrà modo di lavorarne la corporatura. Salvatore vede la porta: una mezzala con questi numeri, sia nel nostro girone che negli altri gironi del sud, non ne conosco. Ritengo che abbia una grande capacità di attaccare lo spazio, oltre ad avere notevole presenza all’interno dell’area di rigore quando c’è da sfruttare un calcio piazzato”.
La Cremonese ha deciso di far esordire Salvatore con la propria Primavera, così da poterne probabilmente gestire con calma l’apprendistato di questi mesi. Essendo molto giovane, dove credi che – ad oggi – debba migliorare maggiormente, complice il netto salto di categoria fatto?
“Ho sempre fatto la Serie C, vedo e ho avuto giocatori in prestito, nei quali la pecca maggiormente ricorrente era nelle posture e nelle letture tattiche, perché forse oggi i piani tattici degli allenatori impongono un bagaglio davvero enorme che ogni calciatore deve avere con sé, una necessità non scontata. Salvatore può crescere, sia a livello fisico grazie alla grandissima struttura potenziabile con palestra e allenamenti individuali tali da poterlo rendere un portento sotto questo punto di vista, sia in termini complessivi. A livello mentale secondo me è pronto: ha voglia e con noi ha dato il massimo fino all’ultimo secondo. Quando si è parlato di questa situazione in essere con la Cremonese ha voluto incontrare me e il presidente per parlarne: in quasi vent’anni di calcio è la prima volta che mi capita. Lo dico con grande orgoglio: gli auguro ogni bene, ogni successo è e sarà frutto dei suoi sacrifici. In merito alla gestione che ne farà la Cremonese, posso dire che parliamo di un top club di B che, a mio avviso, sta iniziando a investire e progettare per il massimo campionato, ma per scaramanzia non vado oltre, dunque faranno sicuramente le scelte giuste, anche grazie a uno staff dirigenziale che raramente si trova in A, figuriamoci in cadetteria. Spero di poter custodire questo rapporto con i grigiorossi, perché la nostra è una società che vuole lavorare con i giovani, motivo per il quale mi auguro che in futuro riusciremo a portare qualche altro talento in quel di Cremona”.