ESCLUSIVA PSB – Giovanni Carnevali: “Serie B fondamentale per i giovani. Moro? Non è l’unico, fa piacere l’interesse…”
L'amministratore delegato del Sassuolo Giovanni Carnevali ha parlato in esclusiva ai nostri microfoni, soffermandosi sul calciomercato, ma anche sul campionato di Serie B
È stata una sessione invernale di calciomercato che ha visto la Serie B grande protagonista. Tanti acquisti importanti sia per le squadre che occupano le zone basse della classifica, sia per i club che ambiscono alla promozione diretta in Serie A, Cremonese e Como su tutte.
Al termine della tre giorni di trattative all’Hotel Sheraton di Milano è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni l’amministratore delegato del Sassuolo Giovanni Carnevali: il dirigente neroverde ha commentato le operazioni riguardanti alcuni tesserati neroverdi, soffermandosi anche sull’importanza delle riforme per tutelare i campionati di B e di C.
Tanti giocatori del Sassuolo sono stati richiesti in Serie B in questa sessione invernale di mercato: Gian Marco Ferrari, Gregoire Defrel e Luca Moro che alla fine è saltato all’ultimo alla Reggiana
“Beh non solo, io penso ai tanti ragazzi giovani che ci sono stati richiesti. Per Defrel nessuna richiesta dalla Serie B. Accostato a Palermo e Cremonese? (ride ndr) Defrel ha rifiutato il Granada in Spagna. Questo fa capire comunque che l’interesse nei confronti dei ragazzi del Sassuolo c’è stato, fa parte della nostra politica dar la possibilità ai ragazzi giovani, te citavi Moro così come altri, di esprimersi a certi livelli”.
Quanto sono importanti i campionati di Serie B e Serie C per la crescita dei giocatori giovani?
“Io credo che per i giovani sia importantissimo soprattutto se consideriamo che al momento ci sono pochissime seconde squadre. Questa è una delle priorità da portare avanti per i giovani, ma nel momento in cui non c’è questa possibilità qui, ben venga che ci sia un campionato di Serie B e di Serie C per dar la possibilità di crescere. Anche se credo che vadano un po’ riviste e migliorate alcune normative”.
Lei è favorevole ad un inglobamento di Serie B e Serie C o sarebbe opportuno mantener divise le due leghe?
“Possono anche essere inglobate. Il problema non è il numero di squadre, la Serie A a 18 o 20, il problema sono le riforme. Il numero delle squadre è il minore dei problemi”.