ESCLUSIVA PSB – Sodinha doppio ex di Brescia e Bari: “Le Rondinelle devono ripartire al più presto. Mignani ha le idee chiare”
L'esclusiva di Felipe Sodinha che racconta la sua carriera tra Brescia e Bari
Il talento tipico dei brasiliani ed una tecnica sopraffina. Solamente due delle caratteristiche principali di Felipe Sodinha, ex fantasista di Brescia, Bari e Modena tra le altre. 69 presenze e 5 reti in Serie B, il ruolino di marcia di Felipe Sodinha, che in vista della sfida del Rigamonti si è raccontato ai nostri microfoni. Sarà un po’ la partita del cuore per il brasiliano, una sfida che metterà di fronte chi lo ha lanciato tra i grandi, il Bari, e chi invece gli ha consentito di affermarsi su alti livelli, il Brescia.
Ecco le parole di Felipe Sodinha:
Il Brescia sta vivendo una stagione complicata, tu che sei sempre rimasto legato a quei colori e a quella piazza, da dove pensi che debbano ripartire le Rondinelle?
“La situazione attuale del Brescia è molto delicata, anche se c’è da dire che in Serie B basta azzeccare una serie di 4/5 risultati e ti ritrovi dal lottare per la salvezza a sognare la Serie A.
Sfortunatamente anch’io ho vissuto una situazione simile in passato, proprio con le Rondinelle, dove risultati negativi e contestazioni nei confronti della società avevano cretao un’ambiente pesante e difficile per qualsiasi professionista.
Si può ripartire solo ed esclusivamente da quello che si ha a disposizione, credo che l’unione e la compattezza siano fondamentali all’interno del gruppo.
Parlo per esperienza personale, ma solo chi sta vivendo dall’interno conosce la situazione al meglio”.
Il Bari invece pur essendo una neopromossa vola in campionato. É davvero determinante il fattore San Nicola?
“Sono molto felice per il Bari, avevo pochi dubbi che avrebbero fatto bene. Sicuramente il San Nicola è l’uomo in più, uno stadio ed un pubblico così ti spingono sempre a dare qualcosa in più.
Può inoltre contare su un ottimo organico, composto da giocatori con molta qualità ed esperienza, come Valerio Di Cesare e Sebastiano Esposito giusto per citare due miei grandissimi amici, e mister Mignani che è un grandissimo professionista e che ha le idee chiare sul da farsi”.
Il ricordo più bello legato alle due squadre? I tifosi, un gol particolare o una partita?
“Il ricordo più bello risale al 28 dicembre 2014, e guarda caso accomuna entrambe le squadre. Si tratta del gol allo scadere che con un tiro al volo d’esterno che oltre ad aver regalato 3 punti importanti ai bresciani, spero sia stato apprezzato anche dai miei vecchi tifosi biancorossi, visto che i tifosi del Bari sono amanti del bel calcio”.
Anche il Modena, altra tua ex squadra sta facendo un campionato di livello. Te lo aspettavi visto che poco prima della promozione avevate centrato i playoff?
“Il Modena come il Bari e il Brescia è una piazza minimo da Serie A. Non lo dico io, lo dicono la storia e la passione che i tifosi hanno. Avendo vissuto di recente l’ambiente sapevo che in poco tempo avrebbero raggiunto obiettivi importanti, e di questo sono felice”.
C’è qualche rimpianto nella tua carriera?
“Ci sono stati momenti dove ho avuto qualche rimpianto, ma fortunatamente ho realizzato che è anche grazie agli errori commessi in passato che sono diventato l’uomo che sono oggi. E poi guardando la mia famiglia non riesco a immaginare una conquista più bella”.
Piazze importanti e categorie importanti, ma credi che con un po’ di fortuna in più Felipe Sodinha avrebbe potuto fare ancora qualcosa di più grande?
“Credo di parlare con tutta la modestia del mondo, se io avessi avuto la maturità che ho adesso sicuramente avrei potuto giocare in qualsiasi squadra del mondo. Penso che tecnicamente posso avere invidia per pochissimi calciatori, poi però purtroppo, per il mio poco professionismo ad inizio carriera non ho fatto quel salto che le mie qualità meritavano. Poco male però, perchè alla fine ho vissuto alla grande, tra alti e bassi, posso dire che rifarei quasi tutto”.