ESCLUSIVA PSB – Bojinov: “Mourinho e Ronaldo i miei idoli. Fiorentina-Parma? La doppietta al Tardini, il gol al Milan, Italiano e Pecchia i top player”
Le parole di Valeri Bojinov in ESCLUSIVA ai nostri microfoni
Ancora oggi è il più giovane giocatore straniero ad aver esordito in Serie A (15 anni, 12 mesi, 11 giorni). Arriva in Italia giovanissimo grazie ad un’intuizione dell’allora direttore sportivo del Lecce Pantaleo Corvino, il Salento lo accoglie come un figlio e sotto l’ala protettiva di mister Zeman esplode definitivamente, attirando l’attenzione della Fiorentina.
Il suo mentore, Corvino, lo porta con sè alla Viola dove resterà per una sola stagione e metterà a segno 11 gol in 41 partite, due di queste al Parma che diventerà più avanti la sua nuova squadra dopo le esperienze con Juventus e Manchester City. In occasione della sfida di Coppa Italia tra Fiorentina e Parma, in ESCLUSIVA ai microfoni di PianetaSerieB.it, Valeri Bojinov ha ripercorso i momenti salienti della sua carriera in maglia viola e in maglia crociata, soffermandosi sul momento attuale delle due squadre, e ci ha confessato di aver un rapporto speciale con Josè Mourinho.
Da Lecce a Firenze, tutto grazie a Pantaleo Corvino.
“Lecce è stata la mia prima casa, sono arrivato che ero piccolo, il Salento mi ha adottato. Poi il direttore Pantaleo Corvino mi ha dato l’opportunità di trasferirmi in una città storica come Firenze, di giocare in un grande club come la Fiorentina con una tifoseria speciale che è molto legata alla propria squadra. Quando sono arrivato la Fiorentina stava vivendo un periodo di trasformazioni, dopo il fallimento fu acquistata dai fratelli Della Valle che cercarono di riportarla in alto, di cambiare marcia. Con l’arrivo del direttore la Fiorentina ha iniziato a comprare giocatori importanti e non è un caso che con Prandelli in poco tempo, oltre ai risultati, è arrivata la possibilità di giocare in Champions League”.
Che rapporto avevi con mister Prandelli?
“È stato uno degli allenatori più bravi che ho avuto nella mia carriera, uno dei migliori dopo Zeman. Mi son trovato bene, ho imparato tanto. Nella vita non esistono i casi, non è un caso che il mister abbia fatto crescere tanti giocatori e non è un caso che con mister Prandelli la Fiorentina sia arrivata in Champions League“.
C’è un momento, una partita con la maglia della Fiorentina che ricordi particolarmente?
“Ho tanti ricordi belli con la maglia della Fiorentina, ho giocato diverse partite importanti col mister. Se proprio devo sceglierne una, a proposito, ricordo un Parma-Fiorentina giocata al Tardini“.
Ed io lo sapevo.
“Ahahahah (ride, ndr). Perdevamo 2-0, poi abbiamo vinto 4-2 ed io feci doppietta“.
Per non fare torti a nessuno con la Fiorentina hai siglato due gol al Parma, col Parma hai segnato due reti alla Fiorentina.
“Non so se sia un caso o meno, ma nella mia carriera ho sempre segnato alle squadre con cui ho giocato. Con tutte ci sono stati momenti belli, momenti brutti, alti e bassi. Tuttavia e ci tengo a sottolinearlo, non ho mai sputato nel piatto in cui ho mangiato perchè, in questo caso parliamo di Fiorentina e Parma, non ho mai parlato male della città, della squadra, dei giocatori, dei tifosi e della società. Sia al Parma che alla Fiorentina sono stato bene, avevo un contratto importante. Ogni giocatore dovrebbe sempre essere grato alla propria società per lo sforzo economico che compie nei suoi confronti. Non parlerò mai male delle squadre in cui ho giocato, anzi gli auguro e gli augurerò sempre il meglio perchè se lo meritano”.
Con la maglia del Parma hai vissuto la tua migliore esperienza a livello realizzativo in Italia dopo Lecce.
“Sono stato molto bene in Emilia Romagna, ho vissuto in una città importante con tifosi importanti. Pressione diversa rispetto a quella della Fiorentina, ma con una storia altrettanto importante visti i numerosi successi raccolti in passato. Prima di me il Parma aveva vinto la Coppa Uefa, la Coppa Italia, aveva accolto grandi giocatori; per me è stato un onore vestire la maglia crociata. Anzi non ti nascondo che quando mi son trasferito in Portogallo allo Sporting Lisbona, sarei voluto rimanere e continuare a giocare col Parma”.
Anche a Parma hai lasciato il segno, qual è stato il più indelebile?
“Ce ne sono state tante di partite, ma quella a cui son legato di più è stata la vittoria per 1-0 contro il Milan. Dedicai il gol all’Inter e a Mourinho e il giorno dopo il mister mi ha chiamato per congratularsi e per ringraziarmi. In quel periodo seguivo molto l’Inter perchè c’era in panchina Mourinho e perchè da piccolo il mio idolo era Ronaldo il Fenomeno. Era il mio mito, il mio punto di riferimento, lo seguivo da quando arrivò da Barcellona”.
Sei mourinhano allora?
“Tifo la Roma per il mister. Ognuno di noi ha un idolo, un punto di riferimento. Non lo sento tutti i giorni perchè il mister ha tante cose per la testa a cui pensare, però messaggiamo spesso, parliamo a telefono. Lui sa che avrà sempre un tifoso come me dalla sua parte, nel bene e nel male”.
La Fiorentina parte favorita. Pensi che il Parma dopo aver eliminato il Lecce possa fare un altro scherzetto ad una squadra di Serie A?
“Io penso che Italiano e Pecchia siano due grandissimi allenatori che fanno giocare molto bene le loro squadre. Mister Pecchia ha una certa esperienza nel guidare le squadre dalla Serie B alla Serie A, mister Italiano ha confermato di essere un allenatore importante in Serie A. Io tifo per entrambe e avrei preferito che si incontrassero in finale anche se non è facile. Mi auguro che una delle due possa arrivarci. La Fiorentina gioca un ottimo calcio, il Parma è capolista in Serie B. Vedremo quello che succederà, mi aspetto una partita aperta, sarà un bel confronto da seguire”.
I top player delle due squadre sono i due allenatori?
“Esatto, bravissimo. Entrambe le squadre hanno dei buoni giocatori, ma non dimentichiamo che dietro una grande squadra c’è sempre un grande allenatore. Italiano e Pecchia sono due bravi allenatori che allenano due grandi squadre e sono sicuro che in futuro arriveranno ancora più in alto”.