ESCLUSIVA PSB – Raimondo raccontato da chi lo ha lanciato, Vigiani: “Ha ancora margine per poter migliorare. Non deve avere fretta”
Vigiani in esclusiva ai nostri microfoni
Come nascono calcisticamente i protagonisti di Serie B? Spesso bisogna andare molto indietro, ma non è questo il caso, dato che l’attaccante della Ternana Raimondo è soltanto un classe 2004. Nove reti in campionato fino ad ora, bottino importante che può tutt’ora crescere e regalare altre gioie ai tifosi rossoverdi. Abbiamo chiesto al suo ex allenatore della primavera del Bologna Luca Vigiani di raccontarci l’esplosione del talento visto da chi lo ha lanciato e lo conosce bene ai nostri microfoni.
Ecco le sue dichiarazioni in esclusiva:
Inizierei parlando di Raimondo, calciatore che lei conosce molto bene, l’attaccante della Ternana è letteralmente esploso e sta trascinando a suon di gol la squadra: come giudica la stagione fin ora del numero 9?
“Certamente positiva, mi fa piacere perché sto vedendo che sta continuando a migliorare, cosa importante per un giovane perché ha margine per poter crescere ulteriormente. Si sta confermando nella sua crescita tramite prestazioni e gol, che per un attaccante sono decisamente importanti”.
Quali sono le doti che più l’hanno impressionata quando lo allenava? Che potenzialità vedeva in lui?
“Lui è un giocatore che dal punto di vista fisico nelle capacità condizionali è molto dotato: veloce, resistente, riempie la sua partita di tantissimi scatti profondi. L’attacco alla profondità è una delle migliori qualità che ha. È un giocatore che vede la porta, ha un bel sinistro, un bel tiro. Queste sono le qualità che ha sempre messo in mostra anche nella quotidianità degli allenamenti e nelle partite. Ma ha ancora margine per poter migliorare. Lui inoltre ha sempre avuto molta fame, io lo ho conosciuto sempre così, la voglia di mettersi in mostra, di far vedere le proprie potenzialità, che sono importanti in un ragazzo perché lo aiuta a capire cosa vuole e a lavorare con forza verso l’obiettivo. Ha sempre avuto questo tipo di attitudine. Se questa cosa lo accompagnerà nel futuro della sua carriera gli permetterà di alzare sempre l’asticella”.
Quale pensa che sia il percorso migliore da intraprendere per il giovane centravanti?
“È un po’ difficile sapere quale sia il percorso giusto dal punto di vista dei club. La cosa importante è che lui rimanga concentrato sul suo percorso, non deve aver fretta di andare subito in Serie A. Poi se il percorso lo porterà in A dovrà dimostrare anche lì le sue qualità come sta facendo benissimo quest’anno a Terni. Se così non dovesse essere e magari avrà bisogno di un altro passaggio in Serie B, alla Ternana stessa magari, glielo auguro, non deve avere quell’ansia di andare in massima serie subito. Deve consolidarsi eventualmente nel prossimo club, anche se non è di A. Questo consiglio a Raimondo: di stare sereno sotto quel punto di vista”.
Ci svela un lato extra campo, magari caratteriale dell’attaccante?
“Extra campo è un ragazzo che sta bene con i compagni nel gruppo. Si fa ben volete e questa cosa aiuta. Per quanto riguarda l’altro aspetto, volendosi sempre migliorare, quotidianamente lo noti durante l’allenamento, questo per lo meno è il Raimondo che ho lasciato un anno fa ma non credo sia cambiato visti anche i risultati che sta ottenendo quest’anno”.
La Serie B anche quest’anno è un campionato equilibrato e divertente, chi vede favorito per la promozione in A e chi sfavorito per la retrocessione in C?
“Sempre molto difficile perché ormai la B ci ha abituato a volte a situazioni che possono mutare velocemente. Dal punto di vista della promozione il Parma è primo e si sta dimostrando dal punto di vista del gioco, dei risultati e della compattezza e qualità della rosa la più accreditata a salire. Sotto la Cremonese ha fatto un bel percorso, gioca bene, ma sono diverse vicine ancora, Venezia, Como…E poi sono tante le partite che mancano. C’è possibilità di stravolgere la classifica finale. Diventa difficile, se si pensa che nei play off ci sono Pisa, Sampdoria, Cittadella…è ancora lunga e si ha possibilità di mutamento della zona play off. Per quanto riguarda la retrocessione c’è un discorso diverso. Le partite anche lì sono tante, ma è chiaro che il Lecco sta passando qualche problema dal punto di vista della compattezza dell’intero club viste le dichiarazioni ultime del presidente e ciò non aiuta sicuro a compattare tutto l’ambiente per ricercare la possibilità di salvarsi, già molto difficile. È complicato trovare un ambiente che ti spinga a raggiungere l’obiettivo senza compattezza e questo è uno scoglio da superare”.