10 Maggio 2018

ESCLUSIVA PSB – Benedetti: “Cittadella, faremo bene ai play-off. In attacco fino alla Primavera”

Amedeo Benedetti in carriera ha sempre dato il meglio di sé. Dalle trafili giovanili con la maglia del Chievo ad oggi non è assolutamente cambiato, anteponendo valori quali semplicità e simpatia sopra ogni cosa. Cresciuto proprio tra le fila venete, il terzino sinistro ha avuto modo di forgiarsi e crescere con le maglie di Pro Patria, Pisa, […]

Amedeo Benedetti in carriera ha sempre dato il meglio di sé. Dalle trafili giovanili con la maglia del Chievo ad oggi non è assolutamente cambiato, anteponendo valori quali semplicità e simpatia sopra ogni cosa. Cresciuto proprio tra le fila venete, il terzino sinistro ha avuto modo di forgiarsi e crescere con le maglie di Pro Patria, Pisa, Lumezzane e gli emiliani della Reggina. In forza, dal 2015, al Cittadella il calciatore trentino ci racconta di sé e della propria carriera direttamente ai nostri microfoni.

Il tuo ruolo naturale è quello di terzino sinistro, eppure riesci a coprire diversi ruoli. Quanto è importante questa tua duttilità?

Negli ultimi anni ho giocato prevalentemente come terzino sinistro, ma ho fatto diverse annate anche come esterno in un centrocampo a 5. È un ruolo che mi piace molto, visto che spingo e cerco di andare al cross molte volte in una partita.

Sei mai stato provato come esterno alto?

Col Cittadella giochiamo col 4-3-1-2 per cui come esterno alto è un po’ difficile, però negli anni passati ci ho giocato in qualche partita.

Hai iniziato la tua carriera nelle giovanili del Chievo Verona, che tipo d’esperienza è stata?

Al Chievo ho percorso tutta la trafila delle giovanili ma lì ho giocato attaccante fino alla Primavera, dopodiché mi hanno spostato a terzino e da lì in poi ho sempre giocato in quella posizione. È stata un’esperienza importante perché mi ha permesso di crescere molto su diversi aspetti.

Come hai detto poc’anzi sei stato spostato da attaccante a terzino, perciò il fiuto del goal non ti è mai mancato.

Ho sempre fatto almeno un goal a stagione, anche se quest’anno ancora mi manca ma cercherò di farlo nelle prossime partite.

Col Cittadella ti appresti a rivivere l’emozione dei play-off. Vi sentite pronti o vi manca ancora qualcosa?

L’anno scorso abbiamo fatto un ottimo campionato raggiungendo i play-off, poi purtroppo abbiamo perso contro il Carpi alla prima partita. Quest’anno abbiamo fatto un campionato altrettanto buono e abbiamo raggiunto i play-off; sebbene durante la stagione abbiamo buttato via ingenuamente diverse partite che non ci hanno permesso di lottare per le prime posizioni. Ci sono costate care perché avevamo tutte le carte in regola per giocarci la promozione diretta. Ora con i nostri 62 punti ci prepariamo al meglio per i play-off poiché sono una vetrina importante e vogliamo fare sicuramente bene.

 L’Empoli ha vinto il campionato e raggiunto la promozione diretta con largo anticipo. Te lo aspettavi o sei sorpreso dalla compagine toscana?

Per come hanno giocato durante la stagione, se lo sono meritati. Una squadra che gioca molto bene palla a terra partendo dal portiere e senza buttare mai via un pallone, poi hanno due attaccanti come Caputo e Donnarumma che hanno fatto la differenza. Si sono meritati di vincere questo campionato.”

Hai avuto diverse esperienze in Serie C, quali sono le differenze e le analogie tra questo campionato e la Serie B?

Tra B e C vi è una differenza enorme, sia di livello atletico che tecnico. La Serie B è di un altro livello sicuramente soprattutto rispetto la Serie C vista negli ultimi anni in cui il livello si è un pochino abbassato diciamo. La B è molto più difficile rispetto a un campionato di poiché trovi squadre di un livello fisico molto più alto.

Amedeo questo salto di qualità dalla C alla B non lo hai pagato. Dipende dalle proprie abilità tecnico-fisiche o si tratta di una questione mentale?

La testa fa sempre la differenza, sono un giocatore che da sempre il massimo ogni allenamento e ogni partita cercando sempre di stare sul pezzo questo mi ha aiutato a non soffrire il salto di qualità.

 

RIPRODUZIONE CONSENTITA SOLO PREVIA CITAZIONE DELLA FONTE