21 Febbraio 2018

ESCLUSIVA PSB – Bari, Michele Salomone (RadioNorba): “Un Bari finalmente cinico che può togliersi delle soddisfazioni”

Intercettato in esclusiva dai microfoni di Pianeta Serie B, una delle voci piu autorevoli del giornalismo sportivo barese, Michele Salomone è radiocronista da anni per il gruppo Norba e si occupa del Bari dal lontano 21 marzo 1976, contando circa 2.000 radiocronache alle spalle. Come ha visto il Bari nelle ultime partite?  “Un Bari diverso, più cinico […]

Intercettato in esclusiva dai microfoni di Pianeta Serie B, una delle voci piu autorevoli del giornalismo sportivo barese, Michele Salomone è radiocronista da anni per il gruppo Norba e si occupa del Bari dal lontano 21 marzo 1976, contando circa 2.000 radiocronache alle spalle.

Come ha visto il Bari nelle ultime partite? 

“Un Bari diverso, più cinico e soprattutto ermetico in difesa, propenso a difendersi meglio anche a discapito di segnare meno gol. Un Bari che non ha badato all’estetica ma ai punti portati a casa a fine partita; però prima di esprimere un giudizio definitivo, aspetto le prossime gare”.

Come si spiega la crisi di gioco e risultati dell’ultimo mese e mezzo fino a Venezia?

“Probabilmente non lo sa neanche Fabio Grosso. Obiettivamente la squadra non si è applicata come ha fatto invece fino a dicembre, quindi in automatico giocando male, il resto vien da se. Non possiamo cancellare i 7 gol presi in due partite da una squadra che ha ambizioni come il Bari; anche il mister cambiando più della metà dei titolari tra Empoli e Venezia, ci ha messo del suo; ora aspettiamo le prossime partite per capire se davvero il Bari ha cambiato la tendenza in positivo”.

Come vede le altre? Il Bari può stare tra le prime tre?

“Per i primi due posti, ad oggi, ragionevolmente dico Empoli e Frosinone ad occhi chiusi; l’Empoli gioca il classico calcio-champagne, quello con cui si vince e ci si diverte mentre il Frosinone ha davanti 2-3 pedine che decidono la gara con un colpo solo e quindi un gol in piu degli avversari lo fanno sempre”.

Continua: “Ma ovviamente non sono escluse neanche loro da crisi di gioco o di spogliatoio che potrebbero minare il percorso netto fatto sinora. Il Bari deve piazzarsi subito dietro, giocandosela con squadre come il Palermo. Non sono da escludere rimonte da squadre come Foggia e Pescara visto che nel calcio tutto è possibile, e noi a Bari lo sappiamo bene dopo la pazza annata del 2014. Sarà importante però piazzarsi tra il 3° e il 4° posto nella griglia dei playoff, cosi da giocarli con 2 risultati su 3 a disposizione”.

Parentesi “Bari-Castel di Sangro”.

Come sappiamo il Bari non rischia nulla vista la caduta in prescrizione dei fatti se realmente accaduti, visto che parliamo di oltre 20 anni fa. Di sicuro non c’è il rischio di una ricaduta psicologica sulla società e sui giocatori; ma per la piazza, per la città e tutto l’ambiente Barese non sarebbe bello, resterebbe una macchia. Io quella partita l’ho raccontata alla radio e l’impressione che ebbi, era quella di una classica partita di fine stagione, dove la squadra che gioca ancora per un obiettivo mette il massimo impegno e la squadra senza obiettivi se la gioca in maniera meno aggressiva, non di certo col sangue agli occhi. Ma ripeto, per ora sono parole dette da ex giocatori dell’epoca, quindi non sono fatti accertati da un Tribunale; detto ciò se fosse vero il discorso del mercimonio, sarebbe grave, un’ennesima delusione per gli amanti del calcio italiano, di cui condanno la cultura del giocare le ultime gare della stagione in maniera simile, senza il massimo impegno e di esempi nel passato lontano e recente, ne abbiamo tanti”.

L’ultima domanda riguarda la crisi del calcio Italiano. Come uscirne?

“Mi auguro che dopo il periodo di commissariamento della Federazione, venga eletto un Consiglio fatto di persone del calcio, autorevoli e che  privilegi il calcio italiano, cercando di stimolare la valorizzazione di giovani anche tramite investimenti economici verso i vivai, cosi da non far accadere più che il Ventura di turno, non possa schierare una squadra del valore del nome che porta”.

Conclude: “Purtroppo se vediamo le principali squadre Italiane, sono impregnate di giocatori stranieri; vedi il Napoli, vedi la Juventus stessa, un tempo fucina della Nazionale Italiana e che oggi si limita a schierare giocatori azzurri solo nel reparto difensivo.  Bisogna incentivare le società a investire sui giovani italiani, solo cosi si può uscire da questa fase di stasi”.

Queste sono le parole rilasciate in esclusiva da Michele Salomone per Pianeta Serie B.

Fonte foto: profilo pubblico di Michele Salomone