12 Febbraio 2018

ESCLUSIVA PSB – Borgobello: “Ternana, i tifosi contestano perché si è promesso troppo”

Protagonista di una promozione in Serie B, leader tecnico e carismatico della squadra che sfiorò la A, Massimo Borgobello è legato indissolubilmente ai colori della Ternana. L’ex attaccante, ora procuratore, friulano, autore di 74 reti con la maglia rossoverde, è stato contattato in esclusiva dalla redazione di Pianetaserieb.it, che ha col suo ausilio analizzato la […]

Borgobello

Massimo Borgobello, ex attaccante della Ternana

Protagonista di una promozione in Serie B, leader tecnico e carismatico della squadra che sfiorò la A, Massimo Borgobello è legato indissolubilmente ai colori della Ternana. L’ex attaccante, ora procuratore, friulano, autore di 74 reti con la maglia rossoverde, è stato contattato in esclusiva dalla redazione di Pianetaserieb.it, che ha col suo ausilio analizzato la sempre più complicata posizione di classifica occupata dalle Fere.

Buonasera, la prima domanda che vorrei porle sulla Ternana è di carattere ambientale. Attualmente la tifoseria appare fratturata e rassegnatamente distaccata, a causa dell’annata particolarmente negativa: cosa crede che sia mutato nella piazza rispetto ai suoi tempi?

Sicuramente il tifo che c’è oggi è diverso, nulla può restare uguale con lo scorrere del tempo . A causa delle televisioni il calcio non lo si vive più nello stesso modo, ma la passione, a mio avviso, resta. Forse in questo periodo sta subentrando un po’ di disaffezione, causata dai risultati negativi e da una proprietà che, rispetto a quella dei miei tempi, è meno integrata nel tessuto cittadino. Ricordo con piacere il clima che si respirava già dal martedì per il match della domenica e non so se tutto ciò potrà tornare.

Ha fatto un breve accenno alla gestione Unicusano, posso chiederle più dettagliatamente che opinione ha di questo nuovo corso?

Parto dal presupposto che sono un esterno, però una mia idea ce l’ho. Se devo confrontare Bandecchi col mio presidente Agarini, la prima cosa che salta all’occhio è il differente rapporto coi tifosi. Ritengo che ci siano state delle incomprensioni di fondo che hanno portato ad un’inesorabile contestazione: se si promette una squadra pronta in grado di lottare per i play-off e ci si trova all’ultimo posto è naturale che la gente mugugni.

Esempio emblematico della scarsa sintonia tra società e supporter è stato l’esonero di Pochesci, sul quale conto i giudizi sono stati molto discordanti. Lei crede sia stata una mossa giusta?

Unicusano ha indubbiamente compiuto scelte coraggiose a monte: una volta rilevata la Ternana ha rifondato le giovanili, puntato su una guida tecnica estranea alla B e scommesso su calciatori provenienti da serie inferiori. Non è la prima volta che accade, anche il Perugia di Gaucci disputò buone stagioni seguendo questo tipo di logiche. Giunti a febbraio, tuttavia, è necessario scontrarsi con la realtà e la classifica e, con la finestra di mercato chiusa, l’unico possibile cambio era quello in panchina.

Crede, quindi, che sia questa la svolta che può condurre la Ternana verso la tanto agognata salvezza?

Basti pensare allo scorso anno, quando Liverani trovò la formula per recuperare un gruppo che sembrava spacciato. C’è bisogno di qualcuno che tiri fuori dai ragazzi qualità finora rimaste nascoste. Di certo non è attraverso l’acquisto di uno svincolato che la situazione migliorerà: non ho mai visto giocatori capaci di fare la differenza a piede libero dopo il mercato di riparazione. Il tempo per invertire la rotta c’è, ma è necessario che ci si scrolli di dosso l’alone di negatività che al momento regna e si ritrovi, tramite qualche risultato, l’autostima perduta da un po’.