30 Maggio 2018

ESCLUSIVA PSB – Pasquato: “Ritorno al Padova? Solo voci. Empoli grande esperienza, su Lecce e Pescara…”

Dici Cristian Pasquato e pensi alla Juventus, ai vari prestiti e alla pregevolezza dei suoi calci piazzati. Un dolce ricordo ci lega alle sue annate in giro per le varie compagini d’Italia, specie adesso che il padovano ha scelto la calma della Polonia per il prosieguo della propria carriera. Accasatosi al Legia Varsavia il fantasista ha […]

Dici Cristian Pasquato e pensi alla Juventus, ai vari prestiti e alla pregevolezza dei suoi calci piazzati. Un dolce ricordo ci lega alle sue annate in giro per le varie compagini d’Italia, specie adesso che il padovano ha scelto la calma della Polonia per il prosieguo della propria carriera. Accasatosi al Legia Varsavia il fantasista ha messo in mano ai polacchi la propria esperienza, risultato di ciò la conquista del campionato e della coppa nazionale polacca; un doppio successo che fa bene e riaccende i riflettori su un personaggio spesso svalutato. Intervenuto ai nostri microfoni, il calciatore ci racconta di quest’annata e non solo.

La sua carriera prende il via grazie all’Empoli che la lancia in campo, con buona continuità, in Serie B; con i toscani, oltre che alla sua prima vera avventura diretta tra i “grandi”, mette a referto la sua prima rete con i professionisti. Cosa le ha lasciato quest’esperienza?

Facevo parte di una squadra che voleva andare in Serie A, avevamo un’ottima squadra ma purtroppo ci fermammo ai play-off contro il Brescia. All’epoca non mi rendevo conto di ciò che stavo facendo, poiché a 18/19 anni si è molto spensierati e non si da il giusto peso alle situazioni che vi si trovano davanti. Ero molto tranquillo e sicuro di me come tuttora, solamente che avevo ancora la testa del ragazzo. È stata una bellissima esperienza in quanto mi sono confrontato con gente importante e d’esperienza e quindi ho potuto apprendere molte cose“.

Ha avuto anche una breve parentesi al Lecce, dove però risolve anticipatamente il proprio contratto per passare al Torino. Scelta personale o non andava bene qualcosa con i pugliesi?

Ho rescisso consensualmente il contratto per poi prendere la strada del Torino, è stata una decisione di comune accordo. Cambiare squadra a gennaio è comune per molti ragazzi, è perciò prassi rescindere per potersi unire ad un’altra squadra. Non vi è mai stato alcun problema tra me e il Lecce anzi li posso ancora ringraziare, anche perché mi hanno permesso di confrontarmi con la Serie A per la prima volta”.

Andiamo avanti con le stagioni e passiamo al Padova. Ai veneti è legato sia a livello personale che sportivo, perciò colgo occasione per chiederle se vi fosse mai stata la possibilità di un suo ritorno ai biancoscudati.

No, non c’è mai stata. Qualche settimana fa ho sentito qualche voce, a oggi rimangono appunto tali“.

Altra esperienza è quella al Pescara. Al suo tempo fece una buona stagione con la maglia degli abruzzesi, mentre la situazione attuale li vede aver chiuso il campionato in zona calda. Ciò ha sicuramente influito nella testa dei giocatori e della società, riguardo ciò cosa ritiene abbia sbagliato la squadra quest’anno?

Non mi sento di poter giudicare l’operato del Pescara, posso solamente parlar bene di loro. Secondo me non c’è da rimproverargli nulla, la squadra ha giocato bene anche se ha raccolto meno di quello che meritava. Molte volte, trovandosi in certe situazioni critiche, la testa si blocca e le cose risultano difficili specie se a inizio anno si parte con un altro obiettivo“.

Passiamo al presente e alla sua stagione al Legia Varsavia culminata con i successi in campionato e coppa nazionale. Quanto sente suoi questi successi?

Tantissimo. In coppa ho giocato tutte le partite tranne, purtroppo, la finale; inoltre in semi finale ho contribuito alla vittoria con un assist all’ultimo secondo. Sul campionato idem, non ho fatto tanto quanto avrei sperato però le squadre sono formate da 24 giocatori e ognuno di loro deve rispondere presente quando chiamato in causa. Credo di aver risposto quasi sempre una volta chiamato in causa dunque le vittorie le sento mie al 100%“.

In propensione alle sue qualità non si sente di aver potuto dare di più in carriera? Si sente una sorta di “what if”?

L’impegno da parte mia non è mai mancato, però il calcio è fatto di momenti, fortune e circostanze che possono cambiare da un momento all’altro. Sono convinto che la mia strada dovesse essere questa, posso avere anche qualche rimpianto ma proseguo comunque il mio percorso“.

Continuerà la sua esperienza in Polonia o vi è già un’altra squadra nel suo futuro?

Ho un contratto col Legia con cui ho la possibilità di disputare le coppe europee, poiché affronteremo i preliminari di Champions League: non è una cosa di tutti i giorni. Mi piacerebbe assolutissimamente potermi giocare l’accesso alla fase a gironi“.