5 Novembre 2020

ESCLUSIVA PSB – Luigi De Rosa: “Cosenza? Avvio positivo secondo me. Occhiuzzi sta facendo bene, sono molto fiducioso”

ESCLUSIVA PSB DE ROSA COSENZA – Luigi De Rosa, bandiera del Cosenza, con cui ha giocato per tante stagioni, e che ha anche allenato nelle vesti di vice prima e di tecnico poi, è stato raggiunto dai nostri microfoni per fare il punto sulla situazione dei silani. Ecco le sue parole. Salve Luigi, i Lupi […]

ESCLUSIVA PSB DE ROSA COSENZA – Luigi De Rosa, bandiera del Cosenza, con cui ha giocato per tante stagioni, e che ha anche allenato nelle vesti di vice prima e di tecnico poi, è stato raggiunto dai nostri microfoni per fare il punto sulla situazione dei silani. Ecco le sue parole.

Salve Luigi, i Lupi dopo la straordinaria cavalcata dello scorso anno che li ha condotti alla salvezza, sono partiti con 5 pareggi ed 1 sconfitta. Come giudica il loro avvio?

«Per me molto positivo, perché sono rimasti 6/7 undicesimi dell’anno scorso. Hanno fatto risultato in diverse trasferte e in casa con squadre abbastanza attrezzate. In Serie B non perdere è già tanto. Sicuramente una vittoria che viene sabato o l’altro ancora ti fa risalire subito la china, a guardare la classifica, che è molto corta. Quindi giudico positivamente il cammino che sta facendo la squadra, anche per come è cominciato il campionato, per la partenza in ritardo…».

A suo avviso l’assenza di un bomber come Riviere, passato in estate al Crotone, inciderà molto lungo il corso della stagione?

«Se Riviere avesse fatto le stesse cose dell’anno scorso anche quest’anno, sicuramente sì. Mancherebbe in tutte le squadre. I giocatori prendono le glorie e gli applausi per quello che hanno fatto, quello che devono fare è ancora da vedere. Occhiuzzi sta facendo un buon lavoro, sta conoscendo bene i nuovi».

Per quanto riguarda Occhiuzzi, quanto conta il fatto che lui sia del posto per trasmettere i giusti valori alla squadra? Dove possono arrivare i Lupi?

«Questo conta poco. Sì forse può dare qualcosa in più perché è di Cosenza, il fatto che sia cresciuto lì è una situazione da cui trarre vantaggio, ma a mio avviso sono principalmente la passione, l’uomo, la persona e l’allenatore che fanno la differenza. Bisogna lasciarlo lavorare come ha fatto finora. Sono molto fiducioso».

In ultima analisi, date le enormi difficoltà che vive il Paese, c’è il serio rischio che interi campionati possano fermarsi e non ripartire mai più. Che pensiero si è fatto di tutta questa situazione? E’ ottimista sul futuro del calcio?

«Devo dire le solite cose: speriamo che questa situazione finisca il più presto possibile. Lo stop è preventivabile: in Serie A e nelle categorie inferiori ci sono delle situazioni non positive per il calcio. Non solo in Italia, ma dappertutto. Abbiamo lo stesso problema in ogni parte del mondo. La speranza comune è che tutto si risolva per il meglio. Non mi azzardo a fare delle previsioni, perché è una situazione talmente nuova e imprevedibile che nessuno può dare delle certezze».