13 Giugno 2017

ESCLUSIVA PSB – Fedele: “L’anno prossimo sarà una Serie A2. Grosso l’uomo giusto per il Bari. Sulla Ternana…”

A campionato finito e col mercato alle porte la Serie B non si ferma mai; se alla sessione di trasferimenti si aggiungono le difficili situazioni societarie in ballo in cadetteria, anche fuori dal campo, non ci si annoia mai. Per parlare della stagione appena conclusasi e di quella alle porte la redazione di pianetaserieb.it ha […]

A campionato finito e col mercato alle porte la Serie B non si ferma mai; se alla sessione di trasferimenti si aggiungono le difficili situazioni societarie in ballo in cadetteria, anche fuori dal campo, non ci si annoia mai. Per parlare della stagione appena conclusasi e di quella alle porte la redazione di pianetaserieb.it ha contattato in esclusiva il giornalista del Corriere dello Sport Furio Fedele. Ecco l’intervista completa:

Furio com’è possibile che ad oggi, in Italia, ci sono casi come quello della Ternana che è passata in una settimana da un’impresa titanica sul campo ad una situazione contorta a livello societario, che va solo ora delineandosi?

“Recentemente ho intervistato il patron del Carpi per il Corriere dello Sport ed anche lui ha riconosciuto che 22 squadre in Serie B sono tante: quando la torta è sempre la stessa va bene ma ad oggi rischia di ridursi sempre di più. Sono dell’avviso, con tutto il rispetto per chi opera nel calcio, che la vera dimensione del nostro movimento sia quella con 16 squadre in Serie A, 18 squadre in Serie B ed una Lega Pro formata da massimo due gironi da 20 squadre. Partendo da questo presupposto c’è da rilevare che nonostante tante situazioni siano molto contorte ci sono realtà come l’Unicusano che ha una forza economica notevole, ha fatto bene a Fondi e può permettersi di reggere il confronto anche in categorie superiori. Non mi piace guardare all’estero, soprattutto perché con molte realtà abbiamo poco a che fare, ma quando ci ritroviamo dinanzi a situazioni economiche solide e concrete è giusto lasciare spazio e fiducia alle nuove realtà che avanzano così come fatto da Milan ed Inter da Berlusconi e Moratti”.

Il Bari riparte da Grosso: c’è il rischio di bruciarsi alla prima esperienza tra i professionisti in una piazza come quella pugliese oppure l’ex Juventus Primavera potrebbe dare al Bari quello che è mancato in queste stagioni?

“Bari è una piazza importante: una città di 1 milione di abitanti capace, quando le cose van bene, di riempire uno stadio da 30/35 mila posti; dopo Napoli rappresenta la realtà più concreta e più bella del Sud grazie alla città poderosa ed alla tifoseria notevole. Grosso ha fatto benissimo a nelle giovanili però al suo livello, quello della Juventus Primavera, ha allenato calciatori importanti per la categoria: credo che porterà con sé qualcuno nella sua esperienza a  bari. Nella città pugliese o diventi un Dio oppure resti nel Limbo rischiando di andare all’Inferno. In tanti hanno fallito, per ultimo Colantuono, credo che Grosso possa rappresentare la svolta per una piazza molto difficile ed ha le caratteristiche per poter far bene”.

Nel prossimo campionato avremo in Serie B grandi piazze come Palermo, Empoli, Pescara, Bari, Foggia, Frosinone e via discorrendo. Considerando che la cadetteria riserva sempre qualche sorpresa, che campionato sarà?

“Quest’anno abbiamo avuto due sorprese incredibili con SPAL e Benevento che hanno fatto il doppio salto mortale in avanti ed è una caratteristica che succede spesso in Serie B. Ciò vuol dire che il campionato di Serie B è imprevedibile ed indecifrabile sia in fase di pronostico che nel corso della stagione. I playoff sono ormai diventati una vera e propria roulette russa e c’è il rischio, come successo, che la peggio classificata ai playoff riesce poi a spuntarla nonostante il distacco notevole nella regular season. I playoff, però rappresentano un banco di prova importante e servono a mantenere alto il livello del campionato evitando che le squadre di centro classifica mollino prima del dovuto. Sarà un campionato di Serie A2 il prossimo con piazze importanti che in Serie B ci stanno sempre meno volentieri: sempre nel rispetto dei ruoli credo che il campionato vada rivisto e corretto. Un format che a me sta piacendo è quello dei playoff di Lega Pro con le fasi finali in campo neutro: potrebbe essere adottato lo stesso metodo anche per i playoff di Serie B così da poter regalare ai tifosi, dietro qualche sacrificio in più, un palcoscenico ed uno scenario degno di quanto si offre”.