30 Novembre 2019

ESCLUSIVA PSB – Francioni: “Strizzolo? Pordenone squadra che esalta al massimo le sue caratteristiche. Neroverdi realtà solida ed organizzata. Sul suo futuro…”

ESCLUSIVA PSB FRANCIONI STRIZZOLO – Tra i tanti calciatori che si stanno esaltando nel “Pordenone delle meraviglie” secondo in classifica e che stanno contribuendo al fantastico avvio di campionato dei neroverdi, merita sicuramente una menzione particolare Luca Strizzolo, autore di 4 reti in 11 presenze nel torneo ed autentico perno offensivo dello scacchiere tattico di mister […]

ESCLUSIVA PSB FRANCIONI STRIZZOLO – Tra i tanti calciatori che si stanno esaltando nel “Pordenone delle meraviglie” secondo in classifica e che stanno contribuendo al fantastico avvio di campionato dei neroverdi, merita sicuramente una menzione particolare Luca Strizzolo, autore di 4 reti in 11 presenze nel torneo ed autentico perno offensivo dello scacchiere tattico di mister Tesser. Il classe 92′, dopo essere cresciuto proprio nel vivaio dei friulani, si è fatto le ossa tra B e C in diverse piazze tra cui Pisa, Cittadella e Cremona prima di fare ritorno “a casa”: giunto in prestito con diritto di riscatto proprio dalla Cremonese, per Strizzolo si tratta della terza parentesi in carriera con addosso la casacca del Pordenone. La nostra redazione, per cercare di analizzare l’ottimo momento del giocatore, le sue esperienze passate ed i suoi obiettivi per il futuro, ha contattato Federico Francioni, figura molto importante nella carriera del ragazzo, in quanto membro del team che si occupa di curare gli interessi del calciatore,  seguendolo dunque quotidianamente e molto da vicino.

Ciao Federico, a distanza di qualche anno dall’ultima volta, Luca Strizzolo ha deciso di fare ritorno al Pordenone, lí dove tutto era cominciato e dove si sta rendendo protagonista di un ottimo avvio di campionato. L’aria di casa pare gli stia facendo molto bene…

“Sicuramente Luca è tornato in un ambiente a lui familiare ed ha cominciato oggettivamente molto bene questa stagione in una squadra quadrata, solida ed organizzata che gioca un ottimo calcio e che di conseguenza ne esalta al massimo le sue caratteristiche. Poter tornare a lavorare in un club in cui era già stato, e di cui conosceva già la società e parte dei compagni, ha certamente agevolato ottimamente il suo inserimento. Ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti.”

Tra le fila dei neroverdi, il ragazzo ha fin qui rappresentato un vero e proprio punto di riferimento dimostrando di trovarsi totalmente a proprio agio, cosa che forse non era sempre accaduta in passato: cosa non ha funzionato nelle parentesi precedenti e quali fattori, invece, stanno permettendo di esprimersi al meglio in terra friulana?

“Personalmente, credo che a Cittadella avesse fatto tutto sommato bene tant’è vero che una società storica e blasonata come la Cremonese aveva poi deciso di acquistarlo. Credo che il suo impatto con la Serie B fosse stato molto buono già in granata. A Cremona poi è arrivato in un momento particolare, visto che i grigiorossi lo rilevarono nel mercato di Gennaio; non è sempre facile cambiare squadra in questo periodo dell’anno perchè il tempo per inserirsi a dovere in un contesto diverso reputo sia indispensabile per chiunque. Considera poi che al momento del suo approdo, la compagine lombarda non stava attraversando un momento brillantissimo, tant’è che anche il ragazzo di conseguenza ne abbia risentito. Credo che da una parte la fase di fisiologico adattamento e dell’altra le difficoltà della squadra gli abbiano impedito di esprimersi sui suoi livelli. Per questo sono convinto che non si possa “bruciare” un giocatore dopo appena sei mesi: lui continua ad essere di proprietà dei grigiorossi (con diritto di riscatto a favore del Pordenone ndr) ma forse un pò più di pazienza prima di cederlo in prestito sarebbe stata necessaria. Ora però gioca e pensa a far bene per il Pordenone.”

Grande merito, va riconosciuto sicuramente al lavoro di mister Tesser, in grado di plasmare in maniera ottimale un gruppo giovane ed una squadra al debutto nella categoria ma che pare ci militi da un decennio per organizzazione e mentalità: quanto sta risultando determinante, a tuo avviso, il tecnico veneto nell’avvio strabiliante del Pordenone? Questa squadra può davvero sognare un qualcosa di straordinario?

“Tesser è indubbiamente uno dei tecnici più preparati del panorama italiano ed è giustamente ammirato per la sua grande competenza ed esperienza. E’ un maestro tra B e C ma ha lavorato bene anche in Serie A. Il merito dei risultati va, oltre che al mister, anche alla società che lavora in sinergia con lui e lo sostiene in ogni iniziativa. Credo che sia stato fondamentale non stravolgere l’organico ma dare fiducia al gruppo della promozione, inserendo innesti perfetti per confrontarsi alla pari delle altre anche in cadetteria. Questo straordinario spirito di gruppo è la base dei successi del Pordenone. In questo momento forse a molti stupirà vedere i neroverdi al secondo posto ma per me tutto è tranne che un miracolo: è una squadra organizzata tatticamente, valida sotto il profilo tecnico e fisico e soprattutto umile, perchè i calciatori sanno che le cose stanno andando benissimo ma al contempo non si esaltano, consapevoli delle difficoltà di questa manifestazione e di dover pensare partita dopo partita. L’obiettivo è e deve rimanere la salvezza, una volta raggiunta nessun obiettivo è precluso se il gruppo riesce a mantenere l’umiltà e lo spirito agonistico di cui parlavo prima.”

 

Nel posticipo di lunedì i ramarri faranno visita al Pisa, squadra in cui lo stesso Strizzolo ha militato in passato anche se per una sola e purtroppo poco esaltante annata: che partita ti aspetti e che emozioni proverà il ragazzo incrociando i nerazzurri?

“Quella di Pisa è stata un’esperienza importante per la sua crescita. Nella prima stagione era molto stimato da Braglia ed ha fatto bene, mentre nella seconda è stato mandato altrove in prestito per farsi le ossa ed acquisire maggior minutaggio. Avrà delle sensazioni e dei ricordi personali com’è giusto che sia perchè in Toscana si è trovato bene ma non è neanche la prima volta che torna all’Arena Garibaldi perciò credo che, emozioni a parte, al fischio d’inizio tutto si annullerà. Mi aspetto una partita equilibrata perchè i nerazzurri sono una squadra temibile, soprattutto in casa in quanto sospinti da un tifo eccezionale. Il Pordenone ha però dimostrato di potersela giocare contro chiunque alla pari sia tra le mura amiche che in trasferta. Prevedo un bel posticipo.”

 

Ancora è sicuramente prematuro parlarne, ma vedi un futuro ancora a tinte neroverdi per lui? Quali sono gli obiettivi che si pone di raggiungere?

“In primis vengono gli obiettivi di squadra: salvezza innanzitutto poi, una volta raggiunta, chissà…Dal punto di vista individuale, lui come detto prima al momento è in prestito dalla Cremonese con un diritto di riscatto a favore dei friulani. A fine anno tireremo le somme. A ciò aggiungiamo anche quello di battere il suo record di reti in un’unica stagione di 7 reti nonostante il goal per lui non sia mai stato un’ossessione: è sempre stato apprezzato da tutti i suoi allenatori perchè non è il tipo di attaccante che va alla ricerca della segnatura in maniera egoistica ma preferisce lavorare per la squadra e mettere le sue caratteristiche a disposizione dei compagni. Al Pordenone poi si nota che non c’è un vero e proprio bomber visto che segnano un pò tutti, altro elemento che fa capire lo spirito di questa realtà.”