21 Settembre 2016

Esclusiva PSB – Giaretta (Ds Ascoli): “Progetto interessante. Su Cacia…”

GIARETTA – Raggiunto in esclusiva dalla redazione di pianetaserieb.it il Direttore Sportivo dell’Ascoli, Cristiano Giaretta, ha parlato a tuttotondo della squadra marchigiana analizzando prestazioni e strategie di mercato. Ecco le parole dell’ex Ds di Udinese e Novara: Nel match col Vicenza è arrivata la prima vittoria dell’Ascoli dopo 3 pareggi. Cosa è mancato nelle scorse […]

GIARETTA – Raggiunto in esclusiva dalla redazione di pianetaserieb.it il Direttore Sportivo dell’Ascoli, Cristiano Giaretta, ha parlato a tuttotondo della squadra marchigiana analizzando prestazioni e strategie di mercato. Ecco le parole dell’ex Ds di Udinese e Novara:

Nel match col Vicenza è arrivata la prima vittoria dell’Ascoli dopo 3 pareggi. Cosa è mancato nelle scorse partite e, soprattutto, questa vittoria può essere dedicata alle popolazioni marchigiane colpite dal recente sisma?

“Sinceramente non mi sono mai posto il problema di capire il perché non riuscivamo a vincere. Ciò che mi è piaciuto è che sin dalla prima gara abbiamo messo un mattoncino in più nell’organizzazione, nella prestazione e nella convinzione dei singoli elementi e della squadra. Ieri col quarto mattoncino siamo riusciti a vincere con una prestazione maiuscola mantenuta per 95 minuti, cosa che magari nelle scorse partite è successo per un tempo solo, 60 minuti o 70; ieri non ho mai avuto l’ansia di non riuscire a portare a casa il risultato. E’ chiaro che dopo una vittoria così importante ci fa molto piacere vedere le persone contente ed il pensiero va subito ai terremotati che ieri notte son tornati a dormire in tenda, oggi giornali locali e non parlano ancora del terremoto e per questo dedichiamo la vittoria a loro; come società abbiamo diverse iniziative avviate per sostenere fondi per i terremotati sperando che questo incubo possa finire presto”.

Organico alla mano l’Ascoli risulta essere un giusto mix tra esperti e giovani come Favilli, Orsolini, Hallberg e Jaadi tra gli altri. Secondo lei quando ed in che misura potranno risultare importanti per la squadra?

“Credo che comunque siano già decisivi, potranno avere alti e bassi ma stanno crescendo di partita in partita. Questo mix l’abbiamo creato sin dall’inizio consegnando al Mister una squadra con due alternative per ruolo di cui una delle due se non due son giovani. A Trapani abbiamo giocato con tre ’97 e la media era di 23 anni, ieri di 23 anni e mezzo ed i nostri calciatori giovani giocano contro calciatori come Zaccardo che è dell’81 ed è campione del mondo ma riescono ad adattarsi ed a migliorare seguendo l’esempio dei più esperti. Sono molto contento di come il Mister stia gestendo ed assemblando questo mix: se i nostri calciatori più esperti come Cacia, Lanni, Mengoni, Bianchi e Giorgi danno l’esempio, come fatto ieri, di combattere col coltello tra i denti i giovani per forza di cose ci vanno dietro”.

Sempre restando nel tema giovani lei ha vissuto la realtà Udinese dall’interno ed ora vive questa esperienza all’Ascoli: potrebbe essere fatto un parallelo, con le dovute proporzioni, o le due realtà viaggiano su binari diversi?

“Il parallelo lo si può fare in quanto la proprietà qui ad Ascoli ci ha dato gli strumenti per poter pensare anche al futuro e per questo abbiamo puntato molto sui giovani. L’operazione per Favilli ci ha visti arrivare all’obiettivo battendo una concorrenza importante proprio grazie alle risorse che ci ha offerto il presidente. Vediamo se saremo bravi a creare le basi per costruire un club che possa seguire le orme dell’Udinese o del Sassuolo; personalmente sto portando l’esperienza che ho vissuto ad Udine come la conoscenza dei calciatori, le strategie di negoziazione dei contratti e dei cartellini etc. Se avremo la fortuna di ottenere qualche buon risultato questa è una società che può crescere velocemente”

Quanto è importante per una squadra avere in rosa un calciatore del livello di Cacia, attualmente secondo marcatore all-time della Serie B?

“Proseguendo il paragone con l’Udinese mi sento di dire che Cacia sta all’Ascoli come Di Natale sta ai friulani. Ieri Daniele dopo 40 secondi ha dato un esempio andando a pressare il portiere Benussi e quasi in scivolata faceva gol: ha dato il segnale giusto e si è caricato la squadra sulle spalle. Per noi è un valore importantissimo e faremo di tutto per sostenerlo nel raggiungimento della vetta della classifica dei marcatori di tutti tempi ma ciò è un qualcosa che arriva di conseguenza”.