Al via il campionato di Serie B: Carrarese e Juve Stabia tra le neo promosse
Il focus
Il giorno successivo a Ferragosto, assisteremo al fischio di avvio del campionato di calcio di serie B, sicuramente uno dei più vivaci ed esaltanti campionati cadetti di tutta Europa.
Oltre alle tredici squadre confermate dalla scorsa stagione, saranno sette le nuove compagini: tre le conosciamo molto bene, perché fino a pochi mesi fa si scontravano in campo con le big della serie A e sono Frosinone, Sassuolo e Salernitana; quattro, invece, arrivano direttamente dai tre gironi della Lega Pro e sono Carrarese, Cesena, Juve Stabia e Mantova.
Diamo un’occhiata alla storia calcistica delle squadre di Carrara e di Castellamare di Stabia.
Carrarese calcio: dalla scuola ungherese alle Olimpiadi di Berlino
La squadra della città di Carrara nasce nel 1908, ma partecipa al primo torneo ufficiale solamente nel 1919, mentre l’anno successivo inaugura la maglia azzurra, quella dei colori ufficiali utilizzati ancora oggi.
Se inizialmente il campo in cui la Carrarese giocava i match casalinghi era l’Augusto Mungai (soprannominato da un giornalista della Gazzetta “Fossa dei Leoni”), giocatori e tifosi dovranno attendere fino al 1955 per trasferirsi allo “Stadio comunale dei Marmi”.
Chi non è appassionato di storia del calcio, potrebbe trovarlo strano, ma negli anni precedenti la seconda guerra mondiale, panchine, strategie di gioco e ruoli in campo vedevano la predominanza della scuola calcistica ungherese.
All’ombra delle Alpi Apuane, i nomi dei giocatori erano quelli dei magiari Ernest Gusich, Lajos Konyor (30 reti in 3 stagioni) e Ferry Lenghyel, mentre in panchina sedevano allenatori carismatici come Géza Kertesz e Imre Payer (alla Carrarese per sei stagioni).
Nonostante la squadra militasse in Prima Divisione (terzo livello calcistico degli anni Trenta e Quaranta del secolo scorso), furono ben quattro i giocatori carraresi convocati in nazionale per le Olimpiadi di Berlino del 1936: tornarono a casa con la medaglia d’oro Libero Marchini, Achille Piccini, Paolo Vannucci e Bruno Venturini. A loro, nel 2005 la Carrerese ha deciso di intitolare lo Stadio dei Marmi!
Scoppia la guerra e Carrara, come buona parte della Toscana, sacrifica molti dei giovani nella guerra partigiana: nonostante una squadra decimata, la Carrarese conclude il campionato in quarta posizione, motivo per cui alla ripresa del calcio giocato nel 1946 viene premiata con l’iscrizione in serie B.
I due campionati successivi saranno gli unici, fino a quello del 2024-25, nella serie cadetta per la squadra toscana.
La Carrarese per tutti gli anni Cinquanta gioca nella IV serie (dal 1959, serie D), nel 1963 ottiene la promozione nel calcio professionistico della serie C, ma dal 1968 al 1978 tornerà nuovamente tra i dilettanti.
La svolta arriva grazie al Presidente Cecchinelli e a mister Orrico: vittoria al campionato serie D nel 1978, ritorno in C2 e in C1 nel 1982, quando arriva terza e vince la prima Coppa Italia serie C.
Ad eccezione del campionato 1987-88, per tutti gli anni Ottanta, la Carrarese milita in C1, anche grazie ad allenatori come Marcello Lippi, Simoni e Baldini.
Durante tutti gli anni Duemila, la Carrarese gioca in Lega Pro, arrivando vicinissima alla promozione in B nella stagione 2019-20.
Ora, i tifosi si aspettano grandi cose dalla squadra del c.t. Antonio Calabro.
Juve Stabia: un’altalena di promozioni e retrocessioni
Cronologicamente parlando, la prima squadra in assoluto del sud in Italia è la Juve Stabia.
Nasce a Castellamare di Stabia, nella provincia napoletana, nel 1907 e per i primi vent’anni circa gioca nei campionati dilettantistici del sud Italia, diventando una delle più importanti compagini.
Dopo alcuni fallimenti per dissesto finanziario, ottiene la promozione in serie C nel 1937 e registra una serie di buoni piazzamenti e discrete partecipazioni alla Coppa Italia di categoria.
La promozione in serie B arriva a conclusione di un’ottima stagione 1950-51, ma retrocessione e un altro fallimento sono alle porte.
La nuova squadra, che ha sempre mantenuto i colori sociali gialloblu, dopo otto anni di campionato dilettantistico e interregionale viene promossa in serie D, dove rimarrà fino al 1978-79, anno di una nuova promozione in serie C2; anche questa volta l’idillio dura un paio di stagioni e i tifosi dovranno attendere il 1985 per vedere la propria squadra nuovamente in C2 e il 1993 per militare in C1.
Ma saranno ancora anni di sofferenza, durante i quali la Juve Stabia alternerà stagioni in C1 ad altre in C2, ma anche di grandi soddisfazioni: nel 2004, i gialloblu vincono la Coppa Italia serie D; a conclusione del campionato 2009-10, sono promossi nella prima divisione della Lega Pro e si piazzano secondi alla Supercoppa di Lega di Seconda Divisione; l’anno successivo ottengono un’altra storica promozione in serie B a conclusione dei play-off e vincono la Coppa Italia Lega Pro. Dopo una retrocessione in Lega Pro nel 2014, la Juve Stabia torna in serie B nel 2019, per scendere nuovamente l’anno successivo.
Ora, resta da vedere quanto i gialloblu sapranno farsi valere nel corso della prossima stagione, l’ennesima in B per la Juve Stabia. I migliori bookmakers non AAMS permettono di puntare su chi vincerà il campionato di serie B e sui risultati delle singole partite di Juve Stabia e Carrarese.