12 Dicembre 2018

Balata: “Sono stati mesi difficili, grandi aspettative per la nuova FIGC”

Balata – Come si apprende da padovagoal.it, Mauro Balata, presidente della Lega di Serie B, ha parlato delle prospettive future della serie cadetta a margine del brindisi di Natale del Padova. Ecco le sue parole: “Quelli che ci lasciamo alle spalle sono stati mesi difficili, in cui le nostre società ci hanno chiesto di essere tutelate […]

Balata – Come si apprende da padovagoal.it, Mauro Balata, presidente della Lega di Serie B, ha parlato delle prospettive future della serie cadetta a margine del brindisi di Natale del Padova. Ecco le sue parole: “Quelli che ci lasciamo alle spalle sono stati mesi difficili, in cui le nostre società ci hanno chiesto di essere tutelate e di salvaguardare il diritto sul campo di poter disputare la Serie B. Siamo arrivati al 13 agosto con 19 società, queste società ci chiedevano di cominciare e la Federazione ci ha dato ragione con due delibere che hanno resistito di fronte a oltre oltre 60 ricorsi presentati in tutti gli organi di giustizia, sportivi e ordinari. C’è da chiedersi però come sia stato possibile arrivare a questa anomalia nel calcio italiano, di personaggi che tradendo città, tifosi e dipendenti sono andati incontro a disastri gestionali creando danni enormi. Per anni si è considerata, poi, una forzatura un campionato a 22 squadre, soprattutto in relazione a una ripartizione delle risorse che ci penalizza nettamente a livello europeo (riceviamo il 6% di mutualità contro il 12-20% di tutte le altre seconde categorie), ma nulla è stato fatto in concreto per cambiare un sistema che ha prodotto 154 fallimenti in dieci anni e che ha fatto perdere competitività e posti nel ranking Fifa. Per questo attendiamo grandi cose dalla nuova Federazione, una vera stagione di riforme che renda il calcio sostenibile e faccia ritornare l’Italia allo spettacolo di dieci, venti, trent’anni fa. E noi proponiamo quattro ricette: innanzitutto introdurre concetti di legalità nel calcio, fare in modo che non siano gli imprenditori seri a scappare dal calcio perché non ce ne sono le condizioni, ma fare in modo che gli avventurieri non possano più entrare in un sistema sano e virtuoso. Quindi fare in modo che non sia più uno svantaggio formare giovani rispetto a comprare stranieri da chissà dove. Poi una rivisitazione dei pesi economici: non è possibile che alla Lega B sia concesso per legge il 6% mentre la Bundesliga 2 il 20″.