30 Giugno 2020

Vicenza, Cappelletti: “Il nostro è un mestiere che porta via energie mentali”

CAPPELLETTI VICENZA MESTIERE – Daniel Cappelletti, difensore del Vicenza e protagonista della vittoriosa cavalcata della sua squadra fino al raggiungimento della promozione in Serie B, si è così raccontato: “L’esordio? Da un giorno all’altro mi sono ritrovato a fare il calciatore come lavoro. A 17 anni sono partito, direzione Palermo, e da lì non ho […]

CAPPELLETTI VICENZA MESTIEREDaniel Cappelletti, difensore del Vicenza e protagonista della vittoriosa cavalcata della sua squadra fino al raggiungimento della promozione in Serie B, si è così raccontato: “L’esordio? Da un giorno all’altro mi sono ritrovato a fare il calciatore come lavoro. A 17 anni sono partito, direzione Palermo, e da lì non ho più smesso. E’ stata questa un’esperienza che mi ha formato molto, mi sono trovato da solo i primi tempi e non è stato affatto facile. Ma ce l’ho fatta. Le promozioni? Quattro anni fa ho vinto a Cittadella; ho vinto poi a Padova; e quest’anno è arrivata quella con il Vicenza. Le ultime due promozioni – come ha riferito nell’intervista rilasciata Sky Sport, riportata poi da www.trivenetogoal.itsono state accompagnate dall’arrivo al mondo dei miei due figli. Chissà che il prossimo anno non arriverà un altro bimbo condito da una bella promozione in Serie A con il Vicenza. La mia passione per la cucina? Quando mi son trovato da solo, soprattutto all’inizio della mia carriera, invece di perdere tempo alla playstation ho preferito passare quei momenti ai fornelli. E da lì non sono più uscito. E’ un buon modo anche per scaricarsi. Il nostro è un mestiere che porta via energie mentali. Il campionato di Lega Pro è molto lungo e faticoso, lì le squadre giocano per distruggere il gioco degli avversari, per farti giocare male. La mia vita extra calcistica? Ho tanti interessi. Mi sono sempre considerato diverso rispetto alla categoria dei calciatori. Ricordo di alcuni esami tenuti dopo una partita, le notti in viaggio per arrivare in tempo nelle aule universitarie, a volte anche impreparato. Essermi laureato in mediazione linguistica è stata però, per me, una soddisfazione grande.