30 Ottobre 2020

Emanuele D’Anna: “Pisa? Dopo un avvio non facile, credo che i nerazzurri possano risalire la china”

D’ANNA PISA – Nel corso di “Finestra sull’Arena” è intervenuto telefonicamente Emanuele D’Anna, ex mai dimenticato dalla tifoseria neroazzurra e protagonista di un paio di annate davvero importanti all’ombra della Torre di Pisa. Ecco le sue parole, riportate da sestaporta.news: “È sempre bello incontrare tifosi neroazzurri a distanza di molti anni dalla mia esperienza a […]

D’ANNA PISA – Nel corso di “Finestra sull’Arena” è intervenuto telefonicamente Emanuele D’Anna, ex mai dimenticato dalla tifoseria neroazzurra e protagonista di un paio di annate davvero importanti all’ombra della Torre di Pisa. Ecco le sue parole, riportate da sestaporta.news:

“È sempre bello incontrare tifosi neroazzurri a distanza di molti anni dalla mia esperienza a Pisa, è sempre piacevole ricordare quelli anni nei quali le cose andarono particolarmente bene; ci siamo rivisti a Benevento lo scorso campionato, sembra passato un secolo ma il calcio va avanti anche in mezzo ai grandi problemi che stiamo passando, e per certi versi questa cosa è anche un bene”.

Sul momento attuale del Pisa: “A Pisa dopo la splendida annata della scorsa stagione ci poteva essere il problema di confermarsi, cosa niente affatto facile; nonostante un avvio di campionato non facile credo che i neroazzurri possano risalire la china, ho visto la partita contro l’Empoli ed ho visto i padroni di casa davvero forti e credo che abbiano meritato la vittoria. Non gira nemmeno bene: a Salerno per un’ora il Pisa ha dominato, poi ha subito quei goal ed ha perso la partita; il calcio è fatto anche di fortuna, che in questo momento sembra voltare le spalle agli uomini di mister D’Angelo, che è un ottimo allenatore e saprà senz’altro raddrizzare la barca”.

Sui problemi del Pisa: “Quando una squadra subisce tanti gol non è colpa solo della difesa, spesso la fase difensiva passa dal lavoro degli attaccanti, quindi per certi versi per prendere meno gol mi verrebbe da dire che la prima cosa da fare è cambiare proprio gli attaccanti. Battute a parte, negli ultimi anni il calcio è cambiato, è diventato totale e quindi non si possono mettere solo i difensori sul banco degli imputati, è la fase di non possesso di tutta la squadra che va analizzata attentamente e nel caso corretta”.