20 Novembre 2019

Juve Stabia-Salernitana, gli ultras granata non ci stanno e disertano la trasferta: “Evidente descriminazione territoriale”

SALERNITANA ULTRAS CASTELLAMMARE – Non è andata giù ai principali gruppi ultras della Salernitana la decisione presa da parte della Questura di Napoli che ha vietato la trasferta del “Menti” di Castellammare a tutti i tifosi granata residenti al di fuori del Comune capoluogo, in occasione della sfida che la squadra di Ventura disputerà proprio sul […]

SALERNITANA ULTRAS CASTELLAMMARE – Non è andata giù ai principali gruppi ultras della Salernitana la decisione presa da parte della Questura di Napoli che ha vietato la trasferta del “Menti” di Castellammare a tutti i tifosi granata residenti al di fuori del Comune capoluogo, in occasione della sfida che la squadra di Ventura disputerà proprio sul campo della Juve Stabia nel prossimo fine settimana. La tifoseria organizzata del Cavalluccio ha così deciso di disertare gli spalti dell’impianto stabiese per protesta contro tale divieto: ad ufficializzarlo una nota della Curva Sud Siberiano, frangia più calda del tifo della Salernitana.

“I gruppi ultras, preso atto dell’assurda decisione del questore di Napoli di vietare la trasferta di Castellammare ai residenti fuori dal comune capoluogo, anche titolari o possessori della tessera del tifoso, decidono senza ripensamento alcuno di disertare la trasferta. Tale decisione è stata presa in osservanza dei principi fondamentali e inderogabili del nostro modo di essere ultras e salernitani. In primo luogo chi si è assunto l’onere di questa decisione non ha minimamente considerato che Salerno e capoluogo di provincia e come tale ha tifosi sparsi in tutto il territorio ed oltre. I quali, pur tra innumerevoli sacrifici, non hanno mai fatto mancare il loro calore e il loro supporto alla maglia granata. Questa decisione è una evidente discriminazione territoriale partorita da un questore incapace di gestire l’ordine pubblico nascondendo le proprie mancanze con provvedimenti che agevolano il suo lavoro, privando tantissimi tifosi di un sacrosanto diritto di libertà e del rispetto a loro dovuto. LA NOSTRA RABBIA E IL NOSTRO SDEGNO CRESCE SEMPRE DI PIÙ”