16 Febbraio 2020

Venezia, Longo: “Il gol mi permetterà di lavorare meglio in settimana. Dobbiamo correggere qualcosa”

LONGO VENEZIA – Samuele Longo, attaccante del Venezia, ha parlato ai microfoni della stampa al termine della partita contro la Virtus Entella. Ecco quanto raccolto dai colleghi di trivenetogoal.it: “Sicuramente, dopo essere passati in vantaggio due volte, non possiamo essere contenti. Però bisogna anche essere razionali, perché abbiamo aggiunto un punto alla classifica, anche se […]

LONGO VENEZIA – Samuele Longo, attaccante del Venezia, ha parlato ai microfoni della stampa al termine della partita contro la Virtus Entella. Ecco quanto raccolto dai colleghi di trivenetogoal.it: “Sicuramente, dopo essere passati in vantaggio due volte, non possiamo essere contenti. Però bisogna anche essere razionali, perché abbiamo aggiunto un punto alla classifica, anche se dobbiamo migliorare, cercando di non concedere alcuni errori. Comunque ritengo che abbiamo avuto il controllo per buona parte della partita, negli ultimi metri arrivavamo anche abbastanza facilmente; poi, a mio avviso, ci è mancata precisione. Sapevamo però che loro ripartivano molto verticalmente sulle fasce, quindi siamo stati bravi a controllarli per gran parte del tempo, anche se, avendo concesso due goal, qualche cosa da correggere, indubbiamente, c’è. I nostri goal sono arrivati su palle inattive, sappiamo che è una cosa importante nel calcio, ma ci è mancata un po’ di convinzione e cattiveria per segnare su azione. È stato comunque il mio primo goal in Italia, in campionato, meglio tardi che mai. Era importante per me che arrivavo da un periodo difficile, il fatto di essermi sbloccato è un plus che mi farà lavorare meglio in settimana. I rigoristi, in quest’occasione, eravamo io ed Aramu. Quando è arrivato l’episodio del calcio di rigore, ci siamo parlati. Lui è stato molto gentile, apprezzo il gesto che mi ha fatto tornare al goal. Mi sto trovando molto bene in squadra, è un bel gruppo. Non ho scelto questa squadra per la vicinanza alla mia famiglia, anche se è certamente una cosa in più, essendo stato, da quando avevo sedici anni, lontano da casa“.