26 Marzo 2020

Salernitana, Lopez: “Durante la quarantena mi sono laureato! Speriamo di ripartire il prima possibile”

Walter Lopez, difensore alla corte di Ventura, a Salernitananews ha parlato di come sta passando questa quarantena, lontano dal campo. Queste le sue parole: “Cerchiamo di goderci la famiglia, per noi calciatori che viviamo spesso lontano da casa, anche questo è un piccolo lusso. Ci alleniamo continuamente, la società ci ha inviato dei programmi basati […]

Walter Lopez, difensore alla corte di Ventura, a Salernitananews ha parlato di come sta passando questa quarantena, lontano dal campo. Queste le sue parole: “Cerchiamo di goderci la famiglia, per noi calciatori che viviamo spesso lontano da casa, anche questo è un piccolo lusso. Ci alleniamo continuamente, la società ci ha inviato dei programmi basati sulla forza, io riesco anche a lavorare sulla corsa, ho un garage abbastanza lungo. La nostra speranza è di ripartire il prima possibile e finire alla grande questo campionato. Tornare a giocare significherebbe essere usciti da questa emergenza sanitaria. Dal punto di vista sportivo, lo sosta significherebbe recuperare i giocatori infortunati. Tempo libero? Ho due figli piccoli, cerco di fargli fare i compiti e poi di fargli fare un po’ di movimento insieme a me, perchè la quarantena è dura, soprattutto per loro. Ho approfittato di questo periodo per laurearmi. Ho seguito un corso online che si tiene in Uruguay di gestione marketing sportivo e comunicazione. Sono il più vecchio della squadra, ma al momento non ci penso a fermarmi. Almeno per altri 4 anni voglio continuare a giocare. Vorrei comunque rimanere nel calcio mi piacerebbe creare un rapporto con l’Uruguay per fare da intermediario di calciatori. In questa stagione ci siamo sicuramente divertiti di più, poi abbiamo la fortuna di essere allenati da un grande allenatore come Ventura. C’è sempre questo confronto tra società e tifosi, ma non possiamo farci niente. Accettiamo fischi ed applausi, come è giusto che sia da parte di chi paga il biglietto, ma non possiamo andare oltre al giudizio del campo. Dall’inizio sapevo che non avrei giocato sempre titolare, sarebbe stato stupido pensare o pretendere il contrario. Ma ho l’esperienza necessaria per capire il mio momento  Nel mio piccolo provo sempre a dare un apporto, anche in allenamento, nello spogliatoio con qualche parola ai compagni, insomma sono felice di essere rimasto. Penso di aver fatto bene, mancano 11 partite e mi auguro di giocarne almeno la metà. Ho un altro anno di contratto, quindi spero di rimanere. Vorrei vincere qui, non lo nascondo, sono molto amico di Ghigo Gori, mi ha raccontato cosa si prova a vincere a Salerno, vorrei quelle vivere emozioni”.