6 Aprile 2020

Pisa, Rapacioli (preparatore portieri): “Per un estremo difensore importante mantenere forza e velocità”

PISA RAPACIOLI – Claudio Rapacioli, preparatore dei portieri del Pisa, è intervenuto ai microfoni del portale Torinogranata.it per parlare dell’attività dedicata agli estremi difensori nerazzurri, in questo periodo di stand by forzato dei normali lavori di gruppo. Ecco le sue dichiarazioni da TuttoPisa.com: “Prevalentemente le capacità condizionali che interessano il portiere sono mantenere a un buon […]

PISA RAPACIOLI – Claudio Rapacioli, preparatore dei portieri del Pisa, è intervenuto ai microfoni del portale Torinogranata.it per parlare dell’attività dedicata agli estremi difensori nerazzurri, in questo periodo di stand by forzato dei normali lavori di gruppo. Ecco le sue dichiarazioni da TuttoPisa.com:

Prevalentemente le capacità condizionali che interessano il portiere sono mantenere a un buon livello la forza e la velocità. Per fortuna gli allenamenti su forza e velocità non richiedono un eccessivo spazio per poterli fare e anche in questi giorni, in cui i giocatori sono costretti a stare in casa e non hanno la possibilità di avere spazi grandi tipo giardini o cose del genere, possono comunque allenarsi dato che una seggiola ce l’hanno tutti e basta per per fare gli affondi, lo squat bulgaro oppure le salite. Ma si possono usare anche cassapanche o altri oggetti che si trovano in tutte le case. So che le società di calcio più organizzate, quelle di Serie A e B, hanno fatto avere a casa le cyclette e altre attrezzature per lavorare“.

La discriminate sarà il tempo che intercorrerà fra quando si potranno fare i normali allenamenti e quando si tornerà a giocare. Se ci saranno due settimane di tempo direi che non ha senso fare una preparazione simile a quella estiva e allora si cercherà di riportare nel più breve tempo possibile in condizione i giocatori un po’ come si fa dopo la sosta per le vacanze natalizie, sperano che non abbiamo mollato più di tanto nel periodo a casa. Se, invece, ci saranno tre o quattro settimane cambierà molto il lavoro che si potrà fare. Bisogna capire anche con quale frequenza si giocherà perché se lo si farà sia la domenica sia il mercoledì si va in un loop dove fondamentalmente non ci si potrà più allenare perché giocando la domenica il lunedì si fa scarico o comunque poco lavoro, il martedì si prepara la partita, il mercoledì si gioca e poi di nuovo il giovedì si fa scarico, il venerdì e il sabato di fatto si prepara la nuova partita. A questo si devono aggiungere gli spostamenti per le trasferte che sottraggono altro tempo. Se in due mesi si devono concentrare le partite che di solito si disputano in un arco di tre mesi e mezzo ci si deve rendere conto che nelle due settimane, tre sarebbero l’ideale, di allenamenti prima della ripresa del campionato i giocatori vanno portati a una condizione che permetta loro di giocare con continuità senza quasi potersi più allenare. La gestione non sarà semplicissima perché i tempi che si perdono per le trasferte e la poca possibilità di allenarsi sono cose che nel lungo non vanno sottovalutate, ma che vanno valutate con il calendario alla mano per capire come organizzare il lavoro“.