14 Aprile 2020

Perugia, Pizzimenti: “Sarà un nuovo campionato, come ricominciare da capo”

PIZZIMENTI INTERVISTA – Il direttore sportivo del Perugia, Marcello Pizzimenti, è stato intervistato dalla redazione di calciogrifo.it. Nella chiacchierata sono stati toccati diversi argomenti, di seguito ecco una parte delle parole del dirigente: “Dopo il 3 maggio si presume che ripartirà l’attività in sicurezza. Tra fine maggio e inizio giugno si potrebbe ricominciare a porte […]

PIZZIMENTI INTERVISTA – Il direttore sportivo del Perugia, Marcello Pizzimenti, è stato intervistato dalla redazione di calciogrifo.it. Nella chiacchierata sono stati toccati diversi argomenti, di seguito ecco una parte delle parole del dirigente: Dopo il 3 maggio si presume che ripartirà l’attività in sicurezza. Tra fine maggio e inizio giugno si potrebbe ricominciare a porte chiuse, con tamponi a tutti i giocatori e alle famiglie. Aspettiamo le linee guida dei medici, sperando che i dati dei contagi migliorino ancora in tutta Italia”.

Gli viene, poi, domandato che Perugia si aspetta alla ripresa: Sarà un nuovo campionato, come ricominciare da capo. Per certi aspetti dispiace perché si è interrotto un momento finalmente positivo, si era vista l’idea del mister. D’altra parte saremo avvantaggiati, venivamo da 15 giorni di ritiro, avevamo iniziato a capirci”. Continua, in seguito, con il suo punto di vista sulla stagione del grifone: Dal punto di vista finanziario ci siamo dentro alla grande, siamo nei parametri. Considerata la squadra che abbiamo se finisse oggi la stagione il bicchiere sarebbe mezzo vuoto”.

Un pensiero sui rimpianti dello scorso mercato estivo: Ci è mancato un play esperto all’inizio e il rammarico vero sono gli infortuni di Angella e Gyomber. E poi il gruppo che ha impiegato troppo a diventare squadra. Ma siamo ancora in tempo”.

L’intervista si conclude con le considerazioni di Pizzimenti sul suo rapporto con Goretti: “Gli scout fanno un prima grande scrematura, cercando anche oltre confine fra le seconde divisioni di 4-5 nazioni. Io e Roberto andiamo a vedere i calciatori. Siamo stati in Olanda e Portogallo e per poco non siamo riusciti a prendere due giovani: uno ora gioca con l’Eintracht e l’altro è titolare nel Benfica. Lavoriamo a lungo raggio, in maniera capillare”.