23 Giugno 2020

Benevento, Vigorito: “Sturridge sarebbe un vanto per qualsiasi squadra italiana”

VIGORITO BENEVENTO STURRIDGE – Il presidente del Benevento Oreste Vigorito è stato autore di un corposo intervento durante la trasmissione Ottogol. Ecco le sue parole, riprese da TMW: “A Cremona abbiamo dimostrato di non aver perso il filo che ci sta conducendo a questi grandi traguardi, speriamo di continuare ancora per un po’ così. Ero consapevole che Gravina e Sibilia avrebbero perseguito […]

VIGORITO BENEVENTO STURRIDGE – Il presidente del Benevento Oreste Vigorito è stato autore di un corposo intervento durante la trasmissione Ottogol.

Ecco le sue parole, riprese da TMW:

“A Cremona abbiamo dimostrato di non aver perso il filo che ci sta conducendo a questi grandi traguardi, speriamo di continuare ancora per un po’ così. Ero consapevole che Gravina Sibilia avrebbero perseguito la strada del merito sportivo, ho ricevuto rassicurazioni dagli organi federali: c’è stata la serenità di non essere oggetto di torto. La mia squadra non ha mai irriso gli avversari, ma ha dato il massimo con assoluta correttezza: per una serie di ragioni quest’anno siamo i più forti, spesso dalla panchina ho visto chi giocava contro di noi smarrito. Nell’anno della retrocessione abbiamo dimostrato grande dignità, non accontentandoci nonostante un girone di andata con pochissimi punti: molti si sono complimentati con me per questo. Anche ora stiamo mantenendo lo stesso atteggiamento, raccogliendo ciò che la scorsa stagione abbiamo seminato. Il ds Foggia ha un modo di pensare molto simile al mio, lui già pensa agli anni futuri: queste figure sono la vera anima di un progetto. Il Benevento deve poter diventare il Benevento, non l’Atalanta: i modelli vanno superati e non imitati. Non mi meraviglierei se il direttore avesse aperto un colloquio con Sturridge, sarebbe un vanto per qualsiasi squadra italiana. Comprare l’Ercolanese? Che dobbiamo sviluppare qualche sinergia con una società campana è evidente, sto facendo una riflessione profonda su quella che era la squadra di mio padre.”