Modena, Abiuso: “Arrivato qui dopo il fallimento della Reggiana. Bianco bravo coi giovani, la A un sogno”
La punta si racconta
L’attaccante del Modena Fabio Abiuso, convocato anche in Nazionale Under 20, ha rilasciato un’intervista a Cronache di Spogliatoio.
“Gol all’esordio col Cosenza? Quella è stata un’emozione grandissima. Lo aspettavo da tanto. Ho ancora impressi i volti della gente, ricordo i loro occhi. Eravamo faccia a faccia. A dire la verità quando è arrivata la chiamata del Modena era un periodo un po’ negativo. L’anno prima il Sassuolo non mi aveva riconfermato ed è stata una bella batosta. Poi la Reggiana alla fine della stagione successiva è fallita. Ero un po’ sfiduciato, ma poi non ci ho pensato due volte quando ho saputo della possibilità di venire qui.
Il gol al derby sotto la Montagnani è stato stupendo. Non ci ho capito più nulla, sono corso verso i miei tifosi. Tornando verso il centrocampo, poi, ho guardato la tribuna: c’erano tutti i miei amici e la mia famiglia. Avevano preso uno spicchio di tribuna intero. Oltre che per me, è stata un’emozione indescrivibile per mio padre e mio zio: loro sono cresciuti in quella curva. E quando sono diventato un po’ più grande, anch’io andavo lì tutti i sabati. Vedermi con la maglia del Modena segnare un gol sotto la curva per loro non ha avuto prezzo. Erano commossi.
Quando l’Inter non mi ha riscattato, ci sono rimasto male. Avevo fatto una bella stagione, ma non mi sono scoraggiato perché sapevo di essere ancora del Modena. Per me è stato fondamentale il passaggio alla Pergolettese. La Serie C è un campionato formativo per un giovane: non sei coccolato come in A, ma è una bella palestra. Ti fa crescere dentro e fuori dal campo. Ho acquisito fiducia lì e poi ho ancora un bellissimo rapporto con tutti: il Presidente, i dirigenti li sento ancora.
Il mister Bianco è bravissimo con noi giovani. Dopo l’espulsione con la Sampdoria, mi aspettavo di essere massacrato mentre lui è stato molto diplomatico: ‘Fabio, queste cose non devono succedere ma è tutta esperienza’. Mi sta aiutando molto sotto l’aspetto caratteriale. Fino a qualche giornata fa avevamo fatto una stagione perfetta. Siamo in un momento in cui non vengono i risultati. È frustrante perché giochiamo bene, le prestazioni ci sono, ma non siamo ripagati. Io, però, intanto sono stato bravo a tenermi il posto.
Essere in ritiro con la Nazionale U20 fa un effetto strano. Non c’ero mai stato. Ho saputo di essere convocato da Riccio, mio compagno di squadra al Modena, prima di una cena con tutto il gruppo. Non ci credevo. Quando ho messo piede a Coverciano per la prima volta sono rimasto a bocca aperta. Quello sì che era stato sempre un sogno per me.
Riportare il Modena in Serie A sarebbe un sogno. Da non dormirci la notte. Ho immaginato tante volte come sarebbe.”