Bari, Achik: “Impossibile non accettare una piazza come questa. Sono diverso da Cheddira”
L'intervento
Emil Achik, duttile attaccante del Bari, è intervenuto in conferenza stampa al fine di analizzare il complicato momento della compagine pugliese, raggiunta sul pari dal Modena nelle battute finali dell’ultimo turno di campionato disputato al San Nicola che ha visto Pasquale Marino esordire sulla panchina biancorossa.
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Queste – riportate da PianetaBari.com – le dichiarazioni dell’ex Cerignola:
Come è andata la trattativa?
“Una piazza come Bari era impossibile non accettarla. Già quando giravano queste voci io ero già contentissimo ed ero pronto fin dall’inizio. Il direttore del Cerignola e la società mi avevano chiesto di rimanere e finire il campionato bene, per loro era importante che io finissi lì. A fine stagione le cose erano già fatte, sarei dovuto andare in altre squadra, ma all’ultimo mi hanno richiamato e ho accettato subito”.
Che ti aspetti da questi mesi a Bari?
“È un momento particolare, io cerco sempre di dare il massimo. Quando arriverà il momento di giocare cercherò di farmi trovare pronto”.
Achik vede un salto di qualità in B?
“Il ritmo è alto, l’intensità di gioco è diversa. Io cerco di entrare subito nei meccanismi e offrire le mie qualità. È un campionato molto più importante e duro, io cerco di entrare subito nei meccanismi”.
Achik per emulare Cheddira?
“Cheddira ha fatto grandissime cose qui a Bari, ma siamo diversi. Io cercherò di dare il mio contributo e farmi trovare pronto. Abbiamo lo stesso numero di maglia, ma è capitato”.
In che ruolo si sente meglio?
“Ho fatto diversi ruoli, esterno, attaccante, seconda punta. Per me è indifferente”.
Che momento è?
“È un momento particolare, sappiamo che dobbiamo migliorare. Dobbiamo essere più uniti e ne usciremo insieme. Col cambio di modulo hai più opportunità di giocare. C’è bisogno di lavorare e piano piano ne verremo fuori. Dobbiamo essere forti e aiutarci a vicenda”.
PB – Che rapporto c’è tra Achik e Dorval?
“Dorval è un fratello. Un’amicizia nata 2 anni fa, abbiamo un legame forte, lui già sapeva che dovessi venire qui. Ci scambiavano tanti messaggi, lui sapeva tutto. Ci diamo consigli a vicenda e ci miglioreremo insieme”.
L’arrivo a Cerignola
“Martino è stato una persona fondamentale. Grazie a lui sono andato a Cerignola, tra Covid e varie situazione non avevo più squadra. Per cui gli devo tutto”.
La classifica vi preoccupa?
“Siamo tranquilli e pensiamo solo al risultato che ci manca davvero”.
Cosa possono dare i giovani?
“Se gli anziani danno tanto, noi giovani dobbiamo dare qualcosa in più. Bisogna stare zitti e allenarsi, ascoltando i loro consigli”.
PB – La Nazionale è un sogno o un obiettivo?
“Prima era un sogno, ora che sono arrivato in una piazza così importante è un obiettivo. Cheddira è già passato da lì, bisogna lavorare e farsi trovare pronto”.