Brescia, Aglietti: “Voglio che il Rigamonti sia una Bolgia. Ecco cosa mi ha chiesto Cellino”
Le parole di Alfredo Aglietti come nuovo allenatore del Brescia
Alfredo Aglietti, allenatore del Brescia, si è presentato a stampa e tifosi dopo aver preso il posto di Pep Clotet. Di seguito le sue parole riprese da bresciaingol.com.
“Col Palermo mi aspetto una prestazione importante, diversa dalle ultime. Loro sono in crescita, ma dobbiamo esserlo anche noi. Mi auguro che il Rigamonti ci dia una mano, anche se giocare il 26 dicembre alle 12.30 non aiuta. Non occorre ci siano 15000 spettatori, ne bastano la metà e che si facciano sentire, a partire dai ragazzi della Curva. Sono convinto che se la squadra darà tutto riceverà applausi. Qui di calcio di un certo tipo ve ne intendete, sono passati tanti allenatori e calciatori importanti. Nella mia carriera ho sempre riconosciuto il peso dei tifosi. Spero che lo stadio ci dia la mano che ci serve, mi piacerebbe che già lunedì sia una bolgia”.
A me piacerebbe arrivare a 22-23. Ne parleremo meglio con il presidente. Presunte ingerenze? Il nostro mestiere è brutto, ogni allenatore deve essere bravo anche a saper ascoltare, ma le scelte devono restare dell’allenatore perchè il culo, scusate la parola, è suo. Se facciamo la formazione con le scelte dell’altro e poi il risultato non arriva paghiamo comunque noi. Anche da altre parti ci sono pressioni, si prendono giocatori e poi magari stanno fuori”.
“Ho visto una squadra in difficoltà soprattutto nella testa. Cellino e Perinetti mi hanno chiesto di dare fiducia, entusiasmo, poi stileremo un primo bilancio e vedremo quale può essere l’obiettivo. Dobbiamo tornare a fare prestazioni importanti. Una volta che torna la vittoria torna anche il sorriso, la convinzione nel fare le giocate”.