Venezia, Menta: “Ho un grande rimpianto, ma non cerchiamo i calciatori solo con l’algoritmo”
Il mea culpa, e la precisazione, del Director of Analytics dei lagunari
Alex Menta, Director of Analytics del Venezia, ha parlato ai microfoni di tuttomercatoweb.com: “Il mio modello di scouting e ricerca dei giocatori? Ho letto che sarebbe stato il computer, l’algoritmo ad aver scelto i giocatori per noi. Un tasto, un click e… scelto. Follia, nulla di più sbagliato. C’è un lavoro profondo dietro. Cerchiamo sempre di filtrare coi dati i giocatori che ci servono, i profili giusti e poi iniziamo con lo scouting dal vivo. Quello dei big datas è un filtro iniziale, una scrematura, ma poi partiamo con lo scouting live.
L’impatto con l’Italia? È un paese old school, anche per le facce e i volti che vedi in giro. Sono le stesse, a rotazione, ma io sono cresciuto con una metodologia e questo modo di lavorare non cambia. Io non vado a prendere calciatori perché dell’amico X o dell’agente Y. Se poi lo sono, ok, va bene, ma deve essere frutto del caso e non di una scelta.
Com’è usare questo approccio in Italia? Ora è una forza. Tre anni fa ero spaventato, andavo contro tutto e tutti. Adesso le squadre italiane, grazie anche agli investitori stranieri, ai fondi, stanno utilizzando un approccio che è molto sulla mia linea, sulla mia strada.
Quel che rimpiango è, quando siamo andati dalla B alla A, aver cambiato troppo la rosa. Abbiamo fatto troppi cambiamenti, anno dopo anno, senza consolidare la rosa e il più grande errore è stato poi quel mercato di gennaio. Difficile da spiegare ma ci provo: ho la sensazione di aver cambiato ‘tanto per’. Volevo cambiare per migliorare, ero conscio che non ci stavo riuscendo ma per l’idea del cambiamento, di provare a dare una svolta, l’ho fatto comunque. Abbiamo sbagliato a leggere lo spogliatoio, a non fare autocritica, a non analizzare le nostre debolezze la nostra forza dopo il buon inizio.
Non siamo riusciti a controllare il desiderio di tornare subito in A con la realtà. Dovevamo tornare al modello di giocatori giovani con fame, con voglia, invece siamo tornati a un gruppo di ragazzi che ce l’aveva ma… Non è riuscito a metterla in pratica. E poi questa stagione, difficile, complicatissima. Amo e odio la B, ma non ci sono mai gare facili e spesso abbiamo sbagliato a leggerle. Però ce la mettiamo sempre tutta, con onestà, con serietà, con idee.
Guardate questo, questa chat interna: solo in questa stagione abbiamo visto 377 partite live. Altro che solo algoritmo: filtriamo i dati, ora abbiamo aggiunto anche componenti tecniche che sono un valore aggiunto. Sappiamo i profili che vogliamo, sappiamo quello che vogliamo e desideriamo farlo nel modo giusto“.