Venezia, Altare: “I tifosi sono fantastici. Idzes? Ragazzo d’oro, con lui l’intesa è perfetta”
Le parole del centrale del Venezia
Il difensore del Venezia Giorgio Altare ha rilasciato una lunga e corposa ai microfoni di Talk Show TVS parlando a 360° dell’esperienza con i Lagunari. Di seguito le sue parole riportate da Tuttoveneziasport:
“E’ un ottima squadra e lo si era visto già l’anno scorso negli ultimi sei mesi che hanno fatto fino ai playoff. Si sapeva che fosse una squadra di ottima qualità anche grazie alla forza sia del mister che dei giocatori. Quest’anno stiamo proseguendo con quello che si era già visto l’anno scorso. Dovremo fare il possibile per raggiungere i nostri obiettivi, partita dopo partita. Con il lavoro si conquistano gli obiettivi, come le vittorie che stiamo ottenendo”.
Su Vanoli: “Sono passato a lavorare molti di più. Ci tiene molto sul campo, ci tiene tanto e chiede la prestazione in partita quando giochiamo”.
Sui tifosi: “Voglio ringraziare i tifosi perché ci state e ci stanno sostenendo fin dal primo minuto. C’è una bella atmosfera, è arrivata tanta gente dai 9 mila ai 10 mila ma si parla comunque di record ed è bello fare un cammino così con loro che sono il dodicesimo uomo in campo. Ci sostengono dal primo all’ultimo minuto. Per noi è importante e fondamentale. Noi ricambieremo il tutto in campo con prestazione, determinazione e sudare la maglia. Le stesse cose che chiede il mister. Secondo me il tifoso chiede il massimo: poi non si potrà sempre vincere però l’importante è dare tutto. Ma se si da il massimo e si fa quello che chiede il mister si raggiunge l’obiettivo, cioè la vittoria”.
Sull’intesa con Idzes: “L’intesa è data dal lavoro che stiamo facendo con il mister in settimana. Ogni giorno proviamo, sia che impostiamo a tre o a quattro abbiamo sempre delle soluzioni in base a come vengono a prenderci gli avversari. Sappiamo già tutto quello che ci chiede il mister e noi con determinazione, sacrificio e la corsa in più per il compagno lottiamo per vincere la partita. Soprattutto io con Jay nel nostro reparto sappiamo che nel calcio come nello sport in generale bisogna aiutarsi perché così raggiungi gli obiettivi prima possibile. Bisogna lavorare e continuare così. Lui è un ragazzo semplicissimo e ci sono stato anche a cena insieme con le ragazze poco tempo fa. Io mi faccio voler bene anche se c’è un bel mix tra italiani, finlandesi, islandesi e tanti giocatori che parlano in inglese . E’ un bel mix. Per vincere le partite, oltre alla prestazione, ci vuole anche il gruppo sia fuori che soprattutto in campo. Creare un legame, coinvolgere anche gente che fa pochi minuti. Io ho avuto l’esperienza di giocare meno e bisogna sempre stare sul pezzo. E’ una cosa molto importante e infatti lo chiede il mister. La differenza la sta facendo anche chi sta entrando dalla panchina. Perché c’è gente fresca che sta sul pezzo da quando entra fino al novantesimo o al centesimo, come Bjarki (Bjarkason ndr) che è entrato e ha fatto un grande gol (con il Modena ndr). Ragazzi giovani che han voglia di dimostrare e guadagnarsi il posto. Meritano. Meritano come tutti, a partire dallo staff e dall’organizzazione. C’è tutto per far bene quest’anno e siamo in grande forma. Come ho detto in presentazione, ci vuole testa bassa e pedalare. Il campionato è lungo, incontreremo sicuramente degli ostacoli, speriamo minori possibili, e continueremo il nostro cammino”.
Sulle differenze con il Cagliari della scorsa annata: “E’ un altro calcio. Qui si gioca molto di più con la palla e c’è più movimento. Ogni mister ha il suo metodo di lavoro. Abbiamo conquistato la promozione con un modulo diverso e un altro modo di giocare. Qui è totalmente differente: si sta notando, non c’è un modulo base. Alla fine conta che quello che fai in campo lo fai nel modo giusto e con determinazione”.
Sul progetto societario: “Appena sono arrivato ho trovato un ottima aria e una società sana che crede in quello che fa dal direttore al presidente. Hanno stipulato un loro obiettivo e lo stanno seguendo per bene. Poi indipendentemente da quanto lavorano siamo noi gli artefici del cammino. Loro possono solo che incitarci e stimolarci essendo persone più esperte di noi”.
Sullo stile di gioco: “Magari con le squadre che giocano di più sei in un certo senso più avvantaggiato perché vogliono giocare anche loro mentre le squadre di medio-bassa classifica cercano di chiudersi ed è più difficile trovare spazio e il gol. Il campionato di Serie B è molto difficile ma dovremo trovare il modo di andare a vincere anche quelle partite perché il campionato si vince cercando di fare più punti possibile. Sul modulo, noi giochiamo sempre a quattro però anche se giochiamo a tre noi non diamo riferimenti alla squadra avversaria perché possiamo interpretare entrambi. Abbiamo giocatori che per caratteristiche possono giocare sia a quattro che a tre, per esempio con il centrocampista che si butta nella linea e altre che si alzano. Come ho detto, non diamo riferimenti agli altri per crearli più difficoltà”.
Sulla gara di Palermo: “L’episodio mio sicuramente ha un pò destabilizzato. Nonostante quello lo abbiamo recuperato. Forse a livello fisico e di tensione. Non tutte le partite si riescono a vincere. Magari potevamo portare il risultato e non ci siamo riusciti. Però abbiamo cancellato e a Modena abbiamo ricominciato il nostro percorso. Speriamo non ricapitino di più sconfitte. Cercheremo di limitare gli errori”.
Sui punti di forza dei Lagunari: “Possiamo migliorare a livello tecnico nonostante la qualità che c’è già in campo. Magari quello che un pò ci manca è la determinazione davanti alla porta. Però si è visto a col Parma, dove Pohjanpalo è stato marcato molto bene e lui con Christian ci hanno creato spazio per far fare gol ad altri come Mike (Ellertsson ndr) e Busio. Anche noi difensori diamo filo da torce davanti: se non fanno gol i nostri attaccanti devono far gol altri giocatori creando delle alternative. Come le mezzali quando si buttano dentro nei cross”.