7 Luglio 2023

Spezia, Alvini: “Vogliamo fare il massimo. L’obiettivo è tornare in Serie A”

Giornata di presentazioni in casa ligure

Alessandro Sabattini/Getty Images - Via One Football

Giornata di presentazioni in casa Spezia.

Nella giornata odierna, infatti, è stato ufficialmente presentato il nuovo allenatore dei liguri Massimiliano Alvini. Ecco sue parole, riprese da cittadellaspezia.com:

Allenare lo Spezia è motivo di enorme soddisfazione, è un piacere. Essere stato scelto dallo Spezia e dai direttori e la proprietà mi fa immensamente piacere. La mia attenzione è su quello che vogliamo fare con lo staff, i giocatori e la società. Sono concentratissimo, non vedo l’ora di iniziare. Non so cosa è successo ma tra noi c’è stata sintonia sin da quando ci siamo parlati.”

Sull’obiettivo. “Lo Spezia farà quello che ha detto il direttore. Lo Spezia vuole essere pronto, vuole fare un campionato nel miglior modo possibile per tornare in Serie A e lotterà per questo. Uso le stesse parole del direttore. Vogliamo fare il massimo, vogliamo lavorare per ottenere il meglio possibile. Sappiamo qual è il percorso, quali sono le aspettative e vogliamo lavorare per fare bene per tornare in A, l’obiettivo è questo ed è inutile girarci intorno. Ci proveremo, consapevoli delle difficoltà”.

Sulla retrocessione. “La retrocessione è sempre dolorosa, non me l’aspettavo. Ma il calcio è questo, imprevedibile. Lo Spezia è forte, con giocatori determinanti. Ringrazio la Cremonese, che mi ha dato la possibilità di essere qui. Sono retrocesse entrambe le società, non meritavano e penso che alla fine potessero farcela ma questo è successo. Mi auguro di avere questi giocatori perché li ritengo forti e mi farebbe piacere allenarli. Spero abbiano la voglia e l’entusiasmo per riportare lo Spezia dove merita di stare. Il colpo della retrocessione c’è stato. Ho preso anche io un colpo, ma domani sarà la ventitreesima stagione ininterrotta per me”.

Continua il neo tecnico degli Aquilotti. “Essere qui, poter programmare la stagione dello Spezia per me è motivo di entusiasmo, piacere, soddisfazione. Lo farò con la massima voglia. Domani parti e alleni lo Spezia, uno Spezia che deve fare un campionato per dimenticare quanto successo. Si guarda avanti con voglia, idee chiare. Siamo una città di mare, alleno in una città di mare per la prima volta. Come ha detto Seneca: “Non esiste nessun vento favorevole se il marinaio non sa dove andare’. Io il vento voglio sapere dove deve andare”.

Sulla rosa. “Giocare per lo Spezia è importante. È responsabilità, senso di appartenenza. Mi auguro che ci sia la voglia e l’entusiasmo di fare questo. Tra noi c’è chiarezza, partiamo, vediamo come si svolgeranno le situazioni ma abbiamo le idee chiare su cosa fare. Mi piacerebbe e desidererei allenare calciatori che sentano dentro lo Spezia come un desiderio. Il mio focus, la mia attenzione, andrà su questo. È logico che a noi piace allenare chi ha voglia di indossare la maglia per cui giocano e mi aspetto il massimo per questo. Chi parte per venire su a Santa Cristina deve dare il massimo”.

Sul modulo. “Parlare di sistema di gioco in questo momento storico mi sembra difficile. Penso di adattarmi ai giocatori. Negli ultimi anni, se si vede come hanno giocato le mie squadre, si può dire che posso avere una certa base di impostazione, ma un allenatore se sa dove andare deve studiare il materiale che ha, cosa gli mettono a disposizione e partire da questo. Se guardo questa squadra, può giocare in un certo modo. Non c’è un sistema di gioco fisso nella mia testa. Il mio percorso è talmente lungo che ho lavorato in ogni modo possibile”.

Sul campionato di B. “Basta vedere la B di quest’anno, è un campionato altamente competitiva, molto diverso dalla Serie A. Due anni fa l’ho fatta a Perugia, abbiamo raggiunto i playoff, è un campionato diverso nella struttura. Lo Spezia penso sarà in grado di potersela giocare con le caratteristiche che ha. È molto difficile ed equilibrato, è un campionato competitivo. L’organizzazione è premiata maggiormente della singolarità, al contrario della serie superiore”.

Sulla tifoseria spezzina. “Venire a giocare al Picco è sempre stato bello. Il Picco è tosto, quando spinge spinge, e mi auguro possa spingere anche per Alvini e lo Spezia di quest’anno. Credo tanto nel rapporto squadra-tifosi-società, è una miscela fantastica, non esiste un calcio senza tifoseria, senza poter trascinare una curva e un pubblico che vuole godere, vuole identificarsi nella squadra. La mia idea è questa. Puoi riuscirci o meno, ma l’empatia tra squadra e tifo è fondamentale. Venire qui è fantastico, spero ci sia questa miscela”.