Ancelotti, Pecchia e Cannavaro: “Sacrifici e passione per eccellere nello Sport. Sconfitta? È la chiave del successo”
L'importanza dell'attività sportiva, passione, sacrifici e cultura del lavoro per eccellere, avere fame di vittorie e accettare le sconfitte: a lezione da Carlo Ancelotti, Fabio Cannavaro e Fabio Pecchia
Nello sport così come nella vita bisogna avere passione. La passione è stata il segreto del successo di Carlo Ancelotti, prima da calciatore, poi da allenatore: “Non è un caso se dopo 40 anni mi trovo ancora a mio agio nell’ambito in cui lavoro”. L’attuale allenatore del Real Madrid, in collegamento dalla capitale spagnola, apre le danze in occasione del convegno su “Le competenze nel mondo dello Sport Europeo”, organizzato dalla Fondazione Collegio Europeo di Parma, in collaborazione con l’Università di Parma, l’Unione Parmense Industriali e Associazione Italiana Avvocati dello Sport, tenutosi a Palazzo Soragna.
Insieme a lui, ma in presenza, sono intervenuti, coordinati dal Direttore Scientifico del Collegio Europeo di Parma Alfredo De Feo, l’allenatore del Parma Calcio Fabio Pecchia, il Direttore Sportivo del Parma Calcio Mauro Pederzoli e Fabio Cannavaro, leggenda gialloblu e oggi allenatore di calcio. Prima di loro, avevano aperto i lavoro Gabriele Buia (Presidente UPI), Paolo Martelli (Rettore dell’Università di Parma), Cesare Azzali (Presidente Fondazione Collegio Europeo di Parma) e Michele Colucci (Commissione Europea e membro del FIFA Football Tribunal).
I 6 insegnamenti di Ancelotti
Ancelotti si rivolge alle generazioni future, le invita alla pratica sportiva, sottolinea l’importanza dello sport, una scuola di vita per il tecnico sei volte Campione d’Europa (2 da giocatore, 4 da allenatore). Ma per eccellere il talento non basta, contano tanto anche i valori; primo su tutti la conoscenza, bisogna essere ferrati in ciò che si fa, studiare, aggiornarsi, non dar nulla per scontato. Occorre anche rinunciare agli impegni futili pur di raggiungere gli obiettivi prefissati, sacrificarsi, avere equilibrio, condurre un determinato stile di vita.
Un altro aspetto fondamentale che evidenzia Ancelotti, molto attuale viste le spiacevoli situazioni politiche a livello internazionale, riguarda la capacità di adattarsi ai cambiamenti, la multiculturalità, il rispetto della cultura, della tradizione, della religione dei propri compagni di squadra. L’uguaglianza e la coesione di tutti i componenti all’interno di un gruppo costituisce uno dei punti cardini sulla strada verso il successo.
“L’Avvocato Pecchia”: “Scuola e Sport, un binomio vincente”
È un po’ come i supereroi che svolgono una doppia professione mister Fabio Pecchia. Clark Kent (Superman) alla luce del sole era un giornalista, Bruce Wayne (Batman) un noto imprenditore, l’attuale allenatore del Parma, pur non avendo l’abilitazione, è laureato in Giurisprudenza.
Per Boskov, ancor prima di conseguire la laurea, era l’Avvocato Pecchia: “Aver superato lo scritto ma non l’orale è stata per me una grande sconfitta, nonostante sapessi che avrei intrapreso scelte professionali differenti dal titolo di studio conseguito”.
Nel ripercorrere la carriera universitaria Fabio Pecchia pone l’accento sul rapporto tra studio e sport, un binomio vincente: “Sono due strade che si possono percorrere assieme. Anzi, devono andare a braccetto e io spingo fortemente questa cosa. Questo è il mio consiglio per i giovani: anche nei momenti più complicati della mia carriera di Serie A, a Soccavo, ad esempio, mi rifugiavo nello studio. Ai miei ragazzi cerchiamo di creare intorno un ambiente di fiducia, un ambiente dove possono sentirsi sicuro e progredire”.
La sconfitta è un valore: va accettata
Tutti vogliono vincere, ma bisogna prepararsi a vincere, bisogna prepararsi per superare qualsiasi esame, universitario, della patente o come nel caso del Parma, la Ternana, prossima avversaria in campionato. La vittoria fa parte di un percorso che spesso include anche le sconfitte. Come si gestisce il fallimento? Non va preso alla leggera, è un valore, deve rappresentare uno stimolo per rimettersi in carreggiata. Dinanzi ad una sconfitta servono tempo e pazienza che permettono di vivere, di assimilare il duro colpo e di alzare l’asticella in un secondo momento.
Cultura del lavoro e fame di vittoria: parola di Fabio Cannavaro
Il sapore della sconfitta, la fame di vittoria, le motivazioni e la cultura del lavoro, fatto di sacrifici e rinunce, sono le chiavi del successo secondo Fabio Cannavaro. Successi come quelli conquistati con la maglia del Parma, una delle tappe più importanti della sua carriera: “Sono arrivato giovanissimo da Napoli e una delle figure fondamentali nel mio percorso è stato proprio Carlo Ancelotti. Mi sono sempre chiesto: a cosa sono disposto a rinunciare per arrivare? Il calcio è lo sport che più di tutti sembra quello che ti richiede meno sacrifici, soprattutto in relazione a quanto guadagni, ma non è così. Innanzitutto perché chi è stato calciatore, come me e Pecchia, sa quanti sacrifici si debbano fare. Poi sottolineo che solo il 3% dei calciatori professionisti riesce a vivere “di rendita” dopo la fine della carriera, bisogna avere un’ attenta gestione”.
Mauro Pederzoli: il ruolo del Manager nel Calcio
Per diventare calciatore bisogna innanzitutto saper giocare a calcio, tuttavia il talento e la predisposizione al sacrifico non sempre bastano. Come ribadito dal direttore sportivo del Parma Mauro Pederzoli, per selezionare calciatori e gestire un collettivo “c’è bisogno di un manager competente che sia in grado di adattarsi, di abituarsi ai cambiamenti poichè il mondo è in continua evoluzione e il calcio è sempre più multiculturale. Un buon manager deve essere in grado di creare un ambiente di lavoro governato da regole, valori etici, morali e comportamentali”.