Bari, Andrisani: “Aramu? Se torna quello di Venezia può dare una mano. Su Colangiuli…”
Le parole dell'ex centrocampista biancorosso
Ex centrocampista biancorosso e responsabile tecnico della Pro Calcio Bari, Michele Andrisani è intervenuto martedì sera nel PianetaBari Talk su Twitch, dove ha parlato del momento del club biancorosso, ma soprattuto della possibilità di aggregare il suo ex giocatore Colangiuli in prima squadra.
Come si riparte?
«È importante che Iachini punti su ragazzi che danno garanzia di lotta, che tirino fuori tutto in queste 8 partite, conta fare la prestazione al di là di chi scende in campo. Questa è stata un’annata negativa un po’ per tutti. Adesso conta solo salvare la categoria e uscire da questa situazione. A partire da Modena».
De Laurentiis però ha parlato di playoff. Come giudichi questa uscita del presidente?
«Matematicamente è la verità, ma realisticamente la squadra è in difficoltà. La sosta è arrivata al momento giusto, mi auguro abbia ricaricato la squadra, che era in grossissima difficoltà. In questo momento bisogna allontanarsi dalla zona playout e da quella della retrocessione diretta».
Cosa potrà dare Aramu?
«Essendo stato accantonato, moralmente non credo sia stato un bel periodo. Da professionista deve dimostrare il suo vero valore, quello che conoscevamo prima che arrivasse a Bari, un calciatore che può fare la differenza. Ci si aspetta una reazione, sebbene si sia allenato da solo e quindi verrà utilizzato gradatamente. Se torna l’Aramu di Venezia ti può dare una mano, considerando che in avanti è rimasto solo Puscas come punta centrale, più Morachioli che è un esterno adattato. In questo momento abbiamo bisogno di Aramu, come anche di qualche ragazzo della Primavera. Anche se questa è una situazione delicata, bisogna provare i giovani, perché se non vengono mai lanciati non verranno mai fuori».
Ragazzi come Colangiuli farebbero il caso del Bari in questo momento?
«Davide si sta allenando da 10 giorni con la prima squadra, è sotto la lente d’ingrandimento di Iachini. Noi abbiamo creduto in Colangiuli, come anche il Bari. Quest’anno ha fatto una stagione straordinaria, malgrado non sia un attaccante, ma più un trequartista. Da noi giocava anche da mezzala a centrocampo. È dotato di un gran piede sinistro, personalità e lo sta dimostrando nel campionato Primavera. Penso che se dovesse essere preso in considerazione, Colangiuli si farebbe trovare pronto. Credo sia il ragazzo della Primavera più pronto per essere integrato alla prima squadra. A livello tecnico, fisico, di entusiasmo. Un giovane può solo portare entusiasmo nel gruppo e questa squadra ne ha tanto bisogno».
Nel Bari di Iachini dove vede Colangiuli mister Andrisani?
«Lo vedo come il trequartista dietro le punte. È molto bravo nell’imbucare dietro gli attaccanti, grazie a una grande visione di gioco e un piede importante. Iachini lo sta valutando, so che lui sta facendo bene, perché ho sentito Davide e l’ho visto bello carico. Se Iachini lo riterrà opportuno secondo me gliela darà un’opportunità».
Perché in Italia c’è paura nel lanciare i giovani?
«In Italia si parla dei giovani quando il Barcellona fa giocare i 2007 in Champions League e da noi fanno gli allievi. È il sistema che qui non va. Io sono contro le regole degli Under, perché ritengo che se un giovane è bravo debba giocare, come se un Primavera è bravo debba essere aggregato in prima squadra. Si sente sempre parlare di bruciare i ragazzi, una frase che non vuol dire niente. Ai tempi nostri nel ’94 eravamo in 7 dalla Primavera. Il Bari ha sempre fornito ragazzi delle giovanili, per cui bisogna dargli fiducia. Se non vedi il ragazzo come fai a sapere se è pronto o meno? È ovvio che poi sta al giovane farsi valere, anche sbagliare. E la società che deve accompagnarlo e dargli fiducia. In questo momento a Bari vista la situazione delicata non si vuole responsabilizzare i ragazzi, ma in questo momento Colangiuli può solo portare entusiasmo e qualità, oltre che spensieratezza. Poi dovrà essere Iachini bravo a saperlo gestire per far sì che il giovane renda al meglio».
Che orgoglio sarebbe per Andrisani e la Pro Calcio Bari vederlo aggregato in prima squadra?
«Abbiamo sempre creduto in lui. Quando ho allenato il settore giovanile del Bari per 5 anni lo segnalai io, aveva 9-10 anni e la società lo prese. Con il fallimento è tornato da noi, abbiamo cercato di fargli ritrovare entusiasmo. Ora siamo contenti che possa avere la possibilità di allenarsi coi grandi, sperando in un possibile esordio».