Spezia, Angelozzi: “Ci giocheremo le nostre carte per centrare l’obiettivo”
ANGELOZZI SPEZIA OBIETTIVO – Guido Angelozzi, direttore sportivo dello Spezia Calcio, ha raccontato ai microfoni di tuttomercatoweb.com come cambierà il calcio: “Ci auguriamo di ripartire. Ma prima di tutto speriamo nella normalità della vita, al di là del calcio. L’isolamento? Sono a casa da oltre un mese. Mi sono adeguato al Decreto, in questi giorni sono […]
ANGELOZZI SPEZIA OBIETTIVO – Guido Angelozzi, direttore sportivo dello Spezia Calcio, ha raccontato ai microfoni di tuttomercatoweb.com come cambierà il calcio: “Ci auguriamo di ripartire. Ma prima di tutto speriamo nella normalità della vita, al di là del calcio. L’isolamento? Sono a casa da oltre un mese. Mi sono adeguato al Decreto, in questi giorni sono uscito soltanto una volta per andare a fare la spesa perché le altre volte me l’hanno portata a casa. Ma non ce la facevo più, così l’altra volta sono andato io. Come cambia il mio lavoro? Facciamo video chiamate, cerchiamo di tirarci su l’uno con l’altro. Ma oggi magari puoi vedere determinate partite che non hai visto dal vivo, chiami qualche amico, parli di calcio o altro. Programmare il futuro diventa impossibile, non c’è neanche il presente. Bidaoui? Stavamo parlando del rinnovo. Poi è successo questo caos. Quando sarà il momento ci siederemo attorno ad un tavolo. Lo stimiamo e speriamo di tenerlo.Il nostro campionato? Dalla settima giornata abbiamo fatto un grande campionato, da primi quattro posti. Italiano e la squadra hanno fatto un grande lavoro. Quando riprenderemo speriamo di giocarci le nostre carte per un obiettivo importante. La ripartenza? Sono convinto che anche il prossimo anno si dovrà giocare a porte chiuse. Finché non si troverà un vaccino o una cura non si possono fare manifestazioni con gente che sta a contatto. Questo vale per il calcio e anche per le aziende. Il mercato? Sarà impossibile stare in contatto con tante persone. Si farà tutto al telefono o via email. Non credo che ci sarà una sede ufficiale. Questo virus cambierà tante cose. I grandi calciatori avranno sempre un valore. Per quelli normali il prezzo si abbasserà. E bisognerà cambiare filosofia. Le piccole società dovranno lavorare sui giovani, cercare di valorizzare il proprio prodotto. Cambieranno tante cose. Ma non me la sento di dire cosa accadrà. L’idea di un mercato più lungo? No. Non mi piace, il mercato deve svolgersi come si è sempre fatto. Anzi, bisognerebbe accorciarlo. Altrimenti si crea confusione. Cosa farò finite le restrizioni? Non vedo la mia famiglia da due mesi. Spero di andare a trovarla presto a Catania. Sarei potuto tornare a casa quando era possibile, ma per un fatto di correttezza sono rimasto a La Spezia. Lo abbiamo chiesto ai nostri tesserati. E io devo dare l’esempio. I big di Serie A che sono tornati a casa? Sono dei campioni, non è facile fargli capire determinate cose. Noi abbiamo preso la decisione di rimanere tutti in città – conclude – anche per rispetto verso la tifoseria e la città. Soffriamo tutti insieme, ci rialzeremo“.