Bari, Antenucci: “Abbiamo perso solo due volte, non si può pensare di vincere sempre”
Il commento dell'esperto attaccante sul percorso dei Galletti
Mirko Antenucci, attaccante e leader del Bari, è intervenuto in conferenza stampa per fare il punto sulla prima parte di stagione della compagine pugliese. Queste – riportate da TuttoBari.com – le sue dichiarazioni:
“Sono qui da tanti anni, sono successe tante cose. L’obiettivo era salire in B e ci abbiamo messo troppo con diverse difficoltà, ma ora concentriamoci su questo campionato”.
“Il mio modo di cambiare nell’ultimo periodo è cambiato, da finalizzatore sono diventato maggiormente centrocampista offensivo. Ci sono periodi in cui si riesce a fare risultato ed altri in cui fatichiamo, ora mancherà Walid ma abbiamo tanti altri calciatori davanti, chi giocherà farà benissimo lo stesso. Abbiamo fatto tutti un grande in bocca al lupo, siamo davvero felici per lui, è un grande riconoscimento anche per noi”.
“Rigorista? A Benevento non sono stato bene ed ha calciato Cheddira, ma a me non cambia molto, è indifferente”.
“Fare risultato è sempre bello, ma bisogna far fronte ad un campionato difficile in cui non si può pensare di vincere sempre. Abbiamo fatto un inizio incredibile, qualche pareggio ci può stare, abbiamo incassato due sole sconfitte. Poche vittorie al San Nicola? Dobbiamo cercare di fare meglio, abbiamo ogni volta uno spettacolo di pubblico incredibile, serve fare qualche punto in più”.
“Il campionato è molto equilibrato, ci sono davvero buone squadre. Si tratta di un torneo avvincente, secondo me sarà così fino alla fine. Io e Di Cesare i senatori? Cerchiamo di dare sempre il massimo, sia con l’esempio che con le prestazioni, sono contento di quello che sto facendo, con il lavoro possiamo toglierci delle belle soddisfazioni”.
“Sono contento per Salcedo, che sabato ha fatto un eurogol, è un giovane che ha grande qualità e che può darci una grande mano. Conosco meglio Botta, mi trovo molto bene giocare con lui, ha qualità ed è facile trovarsi in campo”.
“Inserimento dei nuovi? Mi metto nei panni di questi ragazzi, vai in un paese nuovo con una cultura diversa, magari lasciando amici e famiglia alle spalle. Ci vuole del tempo per adattarsi ma credo che loro lo stiano facendo in maniera positiva, stanno capendo meglio la realtà del calcio italiano”.
“Sto facendo il corso da direttore sportivo, in questo momento mi piace imparare più cose possibili per il futuro”.
“Faccio il mestiere più bello del mondo, poi è difficile fare previsioni sul futuro. Noi dobbiamo lavorare, è inutile fare pensieri e sogni perché spendi energie mentali. Io il miglior marcatore della storia del club? Mancano quindici gol che sono tanti, ma sono concentrato sul fare sempre meglio, mi fa piacere però essere in questa classifica”.