Monza, ds Antonelli: “Il nostro obiettivo è andare subito in Serie A”
ANTONELLI MONZA SERIE A – Filippo Antonelli, direttore sportivo del Monza, e vero e proprio protagonista della cavalcata che, in cinque anni, ha visto la squadra lombarda passare dalla Serie D alla Serie B, si racconta: “Il nostro obiettivo – ha detto ai microfoni di www.calciomercato.com – è andare subito in Serie A. Avrei mai creduto […]
ANTONELLI MONZA SERIE A – Filippo Antonelli, direttore sportivo del Monza, e vero e proprio protagonista della cavalcata che, in cinque anni, ha visto la squadra lombarda passare dalla Serie D alla Serie B, si racconta: “Il nostro obiettivo – ha detto ai microfoni di www.calciomercato.com – è andare subito in Serie A. Avrei mai creduto di raggiungere questa categoria con il Monza? Sono arrivato qui nel 2015, e ho iniziato a lavorare, subito, tanto e bene. Ma non sono abituato a pensare al futuro. Mi piace concentrarmi solo sul presente. Sicuramente non avrei mai pensato di arrivare a fare mercato per una squadra di Berlusconi. Com’è stato festeggiare una promozione a tavolino in piena emergenza? Io la sento conquistata pienamente sul campo. Ci siamo resi protagonisti di una cavalcata impressionante, iniziata lo scorso inverno e che nessuno avrebbe potuto fermare. I festeggiamenti sono stati sobri, perché ci è sembrato giusto così: ma l’emozione è stata smisurata. Chi mi ha dato la notizia? Ho ricevuto una telefonata da Galliani. Io ero a Monza e così l’ho comunicato a tutti. Il settore giovanile? Siamo molto attenti a questo aspetto. Vogliamo puntare sui giovani. Tra gli obiettivi della società c’è quello di far crescere i ragazzi e portarne qualcuno in prima squadra. Di recente abbiamo fatto il primo contratto al classe 2004 Caccavo, come dimostrazione che deve ancora lavorare tanto ma è un giocatore che nel giro di un paio d’anni possiamo avere in prima squadra. Inoltre, a gennaio abbiamo preso Lombardi, un classe 2002 che stava facendo molto bene in Serie D. Il primo contatto con Berlusconi e Galliani? Lo ricordo molto bene. Con Galliani è avvenuto prestissimo. Oggi lavoriamo insieme quotidianamente e siamo sempre in contatto. Berlusconi l’ho incontrato per la prima volto nel 2018, durante una gara contro la Triestina. Abbiamo assistito insieme alla partita e mi ha colpito molto la sua attenzione e il suo entusiasmo. Riesce a coinvolgere tutti, in tutto ciò che fa. Un aneddoto su Galliani? Mi racconta sempre di quanto fosse difficile avviare una trattativa prima, delle tante telefonate che occorrevano prima che qualcuno rispondesse. Ora invece al primo colpo sei in contatto con chiunque. Sono felice di lavorar con lui. Non ho ancora trovato una persona che mi abbia parlato male di Galliani. Brocchi? E’ una persona molto umile e determinata. Lavora molto bene e, la vittoria del campionato di Lega Pro, non era affatto scontata. Lui conosce molto bene questa proprietà e ha trasmesso la mentalità giusta alla squadra. Cosa farò in caso di promozione in Serie A? Galliani ha promesso di andare a piedi a San Siro; io invece prometto di andare e tornare a piedi a San Siro. Gli eSports? Galliani è un grande appassionato. Ha seguito tanto questo progetto, che porta entusiasmo e fa conoscere il Monza anche fuori dalla nostra realtà. Ibrahimovic? E’ un giocatore di valore assoluto. Non escludo niente. Certo che, se dovesse succedere, sarebbe un colpo sensazionale. Il colpo più importante messo a segno in carriera? Quando si prende un giocatore non è mai facile chiudere l’operazione. Spesso dagli occhi capisco se è quello giusto. Sono contento di poter lavorare ancora oggi con Andrea D’Errico, un ragazzo che come me è partito dalla Serie D e ho portato dalla Pro Patria al Monza. Il rimpianto più grande? Non ho rimpianti particolari. Quando non riesco a prendere un giocatore è sempre perché c’è qualche limite“.