Venezia, il dg Antonelli: “Ridotto monte ingaggi del 20% ma dobbiamo scendere ancora. La promozione ci aiuterebbe”
Il dg Antonelli fa il punto in casa Venezia
Filippo Antonelli sempre più protagonista del Venezia, riconfermato dal presidente Niederauer e ancor più luminoso nel progetto lagunare. Il dg del Venezia è sempre più centrale nel grande disegno arancioverde, e ancora una volta viene riconosciuto anche dalla proprietà come dimostrato dalla conferma nel cda del club. Intervistato dal Gazzettino ed. Venezia, il dg Antonelli ha parlato della riconferma e ovviamente della stagione.
Ecco le sue parole:
“Mi ha fatto piacere essere stato riconfermato, posso solo dire grazie ai proprietari, con cui il rapporto continua e cresce, mi aiuta a capire la mission del club. A volte mi piacerebbe averli qui, perché hanno il loro peso specifico, ma sono contento di vivere questa società a 360 gradi. Operazione di risanamento? Abbiamo ridotto il monte ingaggi del 20 per cento, ci sono ancora molte cose da gestire, dobbiamo scendere ancora di costi e ci arriveremo il prossimo anno, anche se dipenderà dalla categoria. Crnigoj e Cuisance sono pesanti da mantenere, hanno fatto male purtroppo e sono tornati alla base, speriamo possano avere valore in vista di una futura cessione. Stiamo meglio di un’estate fa, con una rosa rivalutata: l’anno scorso l’exploit c’era stato solo negli ultimi due mesi grazie a Vanoli, prima eravamo impegnati a non retrocedere. Quest’anno è diverso, abbiamo fatto bene dall’inizio e gli effetti si vedono. Pesa l’eredità dell’era Menta. Non voglio sparare sulla croce rossa, ma pesa perché ha portato giocatori anche validi, ma conta quanto li paghi e quanto offri loro di stipendio. Tessmann e Busio sono giocatori importanti e si sono rivalutati, ma sono costati tanto. A Pohjanpalo abbiamo dovuto rimodulare il contratto che ci era sfavorevole, grazie a Joel e al Bayer che hanno capito il momento ci siamo riusciti. Il nuovo fondo? La cosa è in stato avanzato, come dice il presidente può chiudersi entro fine marzo, sta lavorando duro per gli interessi del Venezia. La priorità era saldare le scadenze federali, ieri sono state versate regolarmente due mensilità, poi un’altra a marzo. Sicuramente la questione ban la risolveremo perché è essenziale, entro giugno verrà sistemato tutto. Senza questo intoppo avremmo Romero? Lo abbiamo inseguito e ci siamo parlati, gli piaceva l’idea. Era necessaria l’uscita di due giocatori, Ullmann e Cheryshev, non ci siamo riusciti e ora ci aspettiamo di più da entrambi. Le altre sono state attive nel mercato, ma la nostra idea era già di non cambiare niente, e nel caso pochissimo. Non fare rivoluzioni era la conferma del buon lavoro. Cessione di Johnsen? Non volevamo tenere un giocatore che avrebbe rinnovato solo a cifre stratosferiche, i procuratori hanno spinto per convincerlo, lui è in gamba e gli auguro il meglio. La promozione in A aiuterebbe a crescere e consolidarsi, saremmo più pronti di due anni fa. Qui l’ambizione è forte, sono stati fatti investimenti importanti come il nuovo centro sportivo, sacrifici fatti per mantenere il livello della rosa senza paracadute, e c’è la prospettiva di avere uno stadio nuovo tra pochi anni. Bisogna mantenere l’equilibrio, lo stesso dei nostri tifosi, sempre presenti e attaccati. Da qui alla fine sarà una battaglia, dovremo mantenere l’onda positiva dell’ambiente. D’ora in poi sarà un’altalena e chi sbaglierà meno sarà premiato”.