Venezia, Antonelli: “Faccio parte di un progetto meraviglioso, mi porto dietro gli insegnamenti di Galliani”
Il progetto lagunare secondo Filippo Antonelli
C’è un Venezia che vola e non ha nessuna intenzione di fermarsi. L’alchimia c’è ed è tangibile, tutti lavorano bene e in sintonia, sicuramente una delle chiavi dell’attuale successo dei lagunari. Ne ha parlato anche Filippo Antonelli, direttore sportivo del Venezia, che ha analizzato il progetto in vista della sfida con la Reggiana, sua ex squadra da calciatore e primo club con cui ha mosso i primi passi nella sua seconda carriera calcistica.
Ecco le sue parole riportate da sport.quoitdiano.net:
“Diciamo che i primi passi della mia seconda carriera li ho mossi alla Regia, perché dopo la salvezza miracolosa ottenuta a Cuneo l’anno precedente, complice un infortunio e per volere anche del presidente Alessandro Barilli ho iniziato ad essere un po’ il supervisore dei ragazzi. Lì ho capito che mi piaceva quel ruolo e ho imparato l’abc di questo mestiere. Ho fatto la mia gavetta, ma poi sono stato anche fortunato ad essere parte di un progetto in cui credevano Berlusconi e Galliani, tra i dirigenti più vincenti di sempre in Italia e in Europa. Quello è stato una sorta di master all’ennesima potenza e non dimentico i primi tempi col presidente Colombo: è stato un banco formativo in cui ho affrontato tutte le categorie”.
Oggi a Venezia
“Faccio parte di un progetto meraviglioso, in una piazza bellissima e con una proprietà straniera che ti impone un altro modo di fare il manager. Per questo mi rende orgoglioso non solo l’aspetto sportivo, ma quello di supervisore di tutte le aree. E qui tornano gli insegnamenti di Galliani: un top manager deve sapere di tutto: dal merchandising, al ticketing, alla comunicazione. Lavoro con tante persone giovani e brave: sono felice. Reggiana? Credo sia un’ottima squadra, allenata benissimo da Nesta. Deve solo avere il tempo di assemblarsi al meglio perché alcuni acquisti sono stati fatti nel finale, quindi servono un po’ di ‘quadra’ e di forma fisica. Difficile per noi perché dovremo fronteggiare l’entusiasmo di una neopromossa che non ti concede distrazioni. Sarà la classica gara da coltello tra i denti. La Reggiana credo abbia tutte le carte in regola per ambire ad una salvezza tranquilla. Crnigoj? Un giocatore importante che qui, per vari motivi, non avrebbe avuto spazio, ma che in Serie B fa la differenza così come Sampirisi: abbiamo fatto tre anni assieme al Monza, ha dei valori eccezionali dentro e fuori dal campo. È uno di quei giocatori con cui ti fermi volentieri a parlare e fare analisi dopo la partita”.