Venezia, Antonelli: “I nostri playoff sono stati meritati. Vanoli è un tecnico preparato ed ambizioso”
Il DS lagunare suona la carica
Il Venezia vuole continuare a stupire.
Gli uomini di Paolo Vanoli dopo una grande cavalcata, al suo arrivo gli arancioneroverdi erano infatti penultimi, hanno conquistato la post season ed ora si apprestano ad affrontare il Cagliari di Claudio Ranieri nel turno preliminare dei playoff.
Come riporta trivenetogoal.it Filippo Antonelli, DS dei lagunari, è intervenuto sulle colonne de “Il Gazzettino” in vista del prossimo appuntamento all'”Unipol Domus“. Ecco le sue parole:
“Ho accettato l’offerta perché avevo intuito qual era il potenziale della squadra e della società. Poi è vero, ci sono stati tanti cambiamenti e non mi sono fatto condizionare dalla classifica, ma ero convinto che il lavoro potesse portare a raggiungere la salvezza. Una volta dentro al club, ho percepito difficoltà che da fuori magari non si capivano. E così ci sono stati i mutamenti di gennaio che sappiamo, ma bisogna riconoscere che è stata brava la società ed il presidente a capire che andava corretto qualcosa. Non mi sento sorpreso, proprio per i motivi che dicevo prima: il potenziale c’era già tutto. E ci tengo a dirlo: i nostri playoff sono stati meritati, per quello che ha fatto la squadra negli ultimi due mesi, anche se la sconfitta di Parma stava pregiudicando un risultato secondo me giusto.”
Su Vanoli. “Quanto c’è di Vanoli nel deciso cambio di passo della squadra? C’è tanto: lavoro sul campo, nel quotidiano, ha una grande perseveranza. Paolo è un tecnico preparato e ambizioso. È stato sostenuto in tutto e per tutto dalla società, perché se l’è meritato per quello che ha dato. Dal punto di vista tattico è preparatissimo, come tradizionalmente lo sono gli allenatori italiani. Direi che come tecnico è completo, sa trovare motivazioni feroci. A volte può sembrare un po’ brusco, ma gliela facciamo passare, dai.”
Sulla sfida con il Cagliari. “La sfida col Cagliari? Il Venezia ci deve credere, fare la sua partita, essere motivato, consapevole che nel calcio tutto è possibile e non ci sono partite già segnate dal risultato. Con la nostra umiltà e lo spirito di gruppo possiamo dire la nostra”.