Venezia, Antonelli: “Vorrei una squadra di giocatori affamati che possano creare una società vincente”
In linea con un progetto chiaro
Il direttore sportivo del Venezia Filippo Antonelli è intervenuto in conferenza stampa per commentare il lavoro della squadra.
Ecco le sue parole:
“Ringrazio il presidente per le belle parole, mi riempiono di orgoglio e di motivazione per continuare a fare un buon lavoro, visto che oltre alle responsabilità sportive, ho anche altri compiti in altre aree. Questo mi sprona a fare sempre meglio. Dopodiché, qualsiasi progetto è ambizioso e bisogna realizzarlo cercando di avere una visione sostenibile, che sia un punto di riferimento per quanto riguarda il Venezia e tutto il suo mondo. Questo progetto è lungimirante. La casa dove siamo ne è una dimostrazione. È un progetto ambizioso, che fa di questa casa un punto d’inizio. Ci tenevo particolarmente a parlare di alcuni punti.
In primis del rinnovo del mister, che ha firmato con noi. È un punto di partenza per questo progetto, per la durata di tre anni. È la base per poi andare avanti. Continuare un progetto iniziato l’anno scorso rischiava di andare a finire male e di non essere quello che tutti noi ci aspettavamo. Ripartiamo da gennaio. Mi piacerebbe avere una squadra di giocatori affamati che possano essere, dal punto di vista economico, un punto di partenza per creare una società vincente, composta di giocatori giovani ed esperti.
Tengo, poi, al settore giovanile. Deve essere un valore per il nostro territorio. Dovrà creare quel senso di appartenenza che ci aiuterà a creare dei calciatori dentro casa. Sia io che Paolo abbiamo molta attenzione al settore giovanile. Ci vuole del tempo, però, come ogni progetto, che ha bisogno di radicarsi all’interno della società. L’organizzazione del club, attraverso i prossimi tre anni, passa tramite questa linea tecnica, ma anche senza dichiarare obiettivi. Vogliamo creare una squadra vincente, che possa appassionare, ma che non sia fatta di obiettivi che possono creare delle aspettative altissime. L’obiettivo è creare una società vincente. In conclusione, vorrei creare un unico blocco che si possa compattare nei momenti di difficoltà e che non possa esaltarsi quando le cose vanno bene.
È importante sentire un’appartenenza a questo blocco unico, l’ho sempre detto. Con Pohjanpalo c’è un contratto difficile, che ha delle buche, però cercheremo di gestire la situazione nel migliore dei modi, anche se non possiamo prevedere quello che potrà succedere. Joel ci tiene al Venezia e le volontà devono essere comuni. In ogni caso saremo pronti a qualsiasi cosa. Finora abbiamo fatto venti operazioni, la ristrutturazione ha bisogno di tempo. Faremo sicuramente ancora altre operazioni. Henry è un giocatore del Verona, ma il Venezia ha una percentuale di rivendita. Uno degli obiettivi è fare qualcosa in difesa.
Di quelli importanti, invece, se non esce qualcuno, non entra nessuno. Cuisance si sta allenando bene, ma sono fiducioso che qualcosa possa cambiare. I valori tecnici li abbiamo sempre riconosciuti. Ci auguriamo che possa trovare una soluzione migliore da altre parti. Crigoj, chi lo prende, dovrà subirai un carico importante, ma stiamo cercando di andare avanti. Tessman ha fatto un grande salto in avanti, è diventato meno superficiale ed è diventato protagonista del centrocampo. Deve continuare su questa strada, perché ha le potenzialità. Ce l’hanno chiesto, con le formule che non ci piacciono. La proprietà sa il valore dei giocatori e le cessioni devono valere la pena. Noi vogliamo creare del valore. Johnsen deve aumentare i suoi numeri, Busio si è riposato abbastanza l’anno scorso. Voglio dei giocatori che non sentono la stanchezza.”
Lo riporta Trivenetogoal.it.