Pisa, Aquilani: “Bonfanti giovane e forte, prenderlo a titolo definitivo è stato un gran colpo”
Aquilani accoglie a braccia aperte l'ex Modena
Alberto Aquilani, tecnico del Pisa, è intervenuto in conferenza stampa per presentare il match contro la Reggiana, in programma domani alle ore 16:15 all’Arena Garibaldi. Queste – riprese da CalcioPisa.it – le dichiarazioni dell’allenatore nerazzurro:
“Bonfanti è un calciatore giovane, forte. Credo che prenderlo a titolo definitivo sia stata una grossa opportunità: ha una prospettiva importante, è un giocatore per il presente e per il futuro. Credo sia stato fatto un colpo importante. Ha caratteristiche diverse rispetto ai giocatori che abbiamo, spero che abbia la fame per volersi imporre. L’augurio è che questi ragazzi abbiano la fame di imporsi. Ha fatto un allenamento con noi, sarà convocato e a disposizione. Faremo delle scelte. Lui è una punta, ci sono pochi dubbi. Classico centravanti, un ruolo che come spesso abbiamo detto ci è mancato. Gli piace stare dentro l’area, gli piace fare gol, vive per queste dinamiche. Per noi è un calciatore molto utile: ci mancava un po’”.
SU TRAMONI E GLI ALTRI INFORTUNATI – “Siamo felici di aver visto Matteo in buone condizioni. E’ tornato in una situazione più avanzata rispetto al previsto. Ora entra nello step della riatletizzazione. Non c’è nessuna fretta, ma vederlo correre per noi è motivo di soddisfazione. Ci auguriamo di vederlo presto. Domani non ci saranno Barberis e Beruatto, oltre a Jureskin”.
SUL MERCATO – “Quando dico che i giocatori che ho sono i migliori, per me è la verità. Se c’era qualcosa che non andava ve l’avrei detto. I miei giocatori sono importanti, oggi sono giocatori diversi rispetto a quando ci siamo visti le prime volte in ritiro. Ritrovo dei giocatori migliorati. Trovare a gennaio giocatori pronti al calcio richiesto è complesso. Devono essere acquisti funzionali, il mercato è di riparazione. La società è vigile. La mia idea è che se deve entrare qualcuno deve essere migliore. Tanti in rosa? Può essere un problema. Se siamo in tanti entra dentro la gestione. Qualche giocatore dovrà andare in tribuna obbligatoriamente, se stanno tutti bene saranno in sette. Questo potrà creare malumori, ma sono stato chiaro: chi accetta di restare, accetta di andare anche in tribuna. Saranno scelte dettate dal momento. Lavorare con così tanti giocatori è più difficile, potremmo andare incontro a malumori generale, trascinando altri. Questo voglio evitare”.
SULLA PARTITA – “La squadra sta bene. I ragazzi sono tornati dalle ragazze in modo corretto. Hanno fatto una buona settimana. Mi aspetto una partita complicata, sia loro che noi siamo squadre diverse rispetto all’andata. La Reggiana ha delle idee, lavora bene, sarà una partita da approcciare nel modo giusto. Per noi inizia un nuovo percorso. Nesta è un allenatore preparato, con una storia importante, conosce bene delle dinamiche: è stato uno dei più grandi difensori della storia del calcio. La Reggiana prova a giocare, fatta da giovani che devono dimostrare, giocatori che devono rilanciarsi: vedo una buona attitudine in loro. Il focus lo porremo su noi stessi”.
SU NAGY – “Ne abbiamo già parlato. Per la professionalità e il modo in cui ha approcciato il momento in cui l’ho utilizzato meno. Quando è stato chiamato in causa ha risposto presente. Ciò lo ha premiato. Ha ricevuto i nostri complimenti: dimostra che tutti sono utili e devono stare sul pezzo tutti. Oggi è un giocatore diverso, importante, riconosce più velocemente cosa fare”.
STADIO – “Dobbiamo dare il massimo per fare in modo che l’Arena torni a essere un fortino. E’ un peccato avere questi dati: questo stadio è storico per essere difficile”.